Donald Trump ha invitato la Russia a rendere note le mail di Hillary Clinton
Il candidato repubblicano lo ha detto in relazione allo scandalo delle mail che la sua rivale non ha voluto consegnare all'FBI
A seguito della rivelazione da parte dell’intelligence statunitense secondo cui sarebbe stata la Russia a intercettare e diffondere diversi messaggi di posta elettronica scambiate tra membri dei Democratici americani, il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump, ha invitato la Russia a trovare le 30mila mail che Hillary Clinton non ha consegnato al governo statunitense.
Tra il 2009 e il 2013 la candidata presidente degli Stati Uniti, Hillary Clinton, ha ricoperto il ruolo di segretario di Stato. Durante quel periodo, diversamente dalla prassi, non usò un indirizzo di posta elettronica governativo, ma personale, anche per gli affari concernenti il suo ruolo pubblico.
La prassi statunitense vuole che le autorità governative usino indirizzi ufficiali affinché l’FBI possa archiviare le mail usate in qualità di pubblici ufficiali e affinché la casella di posta elettronica governativa sia adeguatamente protetta, e per questa ragione l’agenzia di intelligence ha richiesto alla Clinton di consegnarle le mail in modo da poterle archiviare. Tuttavia, Hillary Clinton ne consegnò più di 30mila ma ne cancellò oltre 31mila, ritenendole “personali”.
Il fatto, oltre a scatenare molte polemiche, ha dato inizio a un’indagine dell’FBI su come la Clinton abbia gestito le mail, se quelle cestinate contenevano informazioni importanti e se quelle ufficiali erano protette dalla dovuta sicurezza.
Donald Trump in più occasioni ha attaccato la Clinton sullo scandalo delle e-mail, e probabilmente questo attacco è stato il più duro oltre che il meno ortodosso, dal momento che ha invitato di fatto una potenza straniera, più volte protagonista di scontri diplomatici con gli Stati Uniti, a spiare la sua rivale.