Cosa ha detto Putin durante la conferenza stampa di fine anno
Il presidente russo ha affrontato diverse questioni incluso il nodo delle relazioni con gli Stati Uniti
Durante la sua annuale conferenza stampa di fine anno, durata oltre quattro ore, il presidente russo Vladimir Putin ha toccato diversi argomenti, specialmente in merito alle relazioni tra la Russia e gli Stati Uniti.
I rapporti tra Mosca e Washington
Putin ha chiarito di non avere alcuna responsabilità nella disfatta elettorale del partito democratico: “Stanno perdendo su tutti i fronti e cercano all’esterno qualcuno da incolpare. A mio modo di vedere questo è degradante per la loro stessa dignità. Bisogna sapere come perdere dignitosamente”.
Il presidente ha ribadito che il Cremlino era l’unico a credere davvero che Donald Trump potesse vincere le elezioni. In cambio del sostegno di Putin, il magnate newyorchese ha in più occasioni elogiato Putin.
In merito al futuro delle relazioni tra Mosca e Washington una volta che il presidente eletto Trump entrerà in carica, ha detto semplicemente che i rapporti tra Russia e Stati Uniti non possono andare peggio di così e quindi è possibile solo pensare di migliorarli.
Inoltre denuncia gli americani di aver lanciato una cosa agli armamenti, dato che Trump ha detto di voler rafforzare ed espandere il proprio arsenale nucleare.
“Noi non spenderemo mai risorse che non possiamo permetterci nella corsa alle armi”, ha detto Putin, ma ha anche dichiarato che la Russia è più forte di qualsiasi aggressore perché ha modernizzato le sue forze.
Ucraina e Crimea
“Sono certo che prima o poi i rapporti con l’Ucraina si normalizzeranno”, ha affermato Putin, immaginando future collaborazioni in campo commerciale e umanitario attraverso la Crimea.
Elezioni 2018
“Quando verrà il momento, renderò noto se mi candiderò alle elezioni presidenziali del 2018. Cercherò di capire cosa succede nel nostro paese e nel resto del mondo, e prenderò la mia decisione valutando i risultati di ciò che abbiamo fatto e cosa potremmo ancora fare”.
Doping
“In questo campo la trasparenza è essenziale. Indubbiamente ci sono stati degli elementi politici in questi problemi. Lo sport dovrebbe essere ripulito, insieme alla cultura, da ogni ingerenza politica. Lo sport e la cultura sono due cose che uniscono le persone e non che dividono”.