Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:21
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

“Definire un uomo pelato è molestia sessuale”: la sentenza di un Tribunale nel Regno Unito

Immagine di copertina

Definire un uomo “pelato” rappresenta una molestia sessuale: lo ha stabilito un tribunale del Lavoro nel Regno Unito chiamato ad esprimersi sul caso di Tony Finn, elettricista della British Bung Company, con sede nel West Yorkshire, licenziato dopo 24 anni di lavoro. Finn ha denunciato l’azienda per molestie sessuali a seguito di un incidente con il supervisore della fabbrica, avvenuto nel 2019. Durante una lite in officina – quasi precipitata in una rissa – l’uomo avrebbe definito il dipendente “st*onzo calvo”.  Tony Finn ha raccontato alla giuria di aver temuto per la sua sicurezza personale in quell’occasione. Al tribunale del lavoro è stato chiesto quindi di stabilire se chiamare qualcuno con l’appellativo di “calvo” sia o meno una molestia sessuale

La caduta dei capelli è molto più diffusa tra gli uomini rispetto alle donne, quindi usarla per descrivere qualcuno è una forma di discriminazione”, ha stabilito il giudice del Tribunale. “È difficile concludere diversamente”, recita la sentenza. “Quelle parole sono state pronunciate con lo scopo di violare la dignità del ricorrente e creare per lui un ambiente intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo”.

A sostegno delle proprie conclusioni la giuria ha sollevato un precedente caso giudiziario in cui un uomo è stato condannato per aver molestato sessualmente una donna osservando le dimensioni del suo seno. “È molto più probabile che una persona che riceve un commento come quello che è stato fatto in (quel) caso sia una donna. Allo stesso modo, è molto più probabile che una persona che riceve un’osservazione come quella fatta al signor Finn sia maschio. L’osservazione è stata fatto allo scopo di ferire il ricorrente commentando un aspetto che si può trovare spesso tra gli uomini”, recita la sentenza. Finn ha anche vinto la causa sul licenziamento ingiustificato.

 

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Bambino di 4 anni anni cade dal balcone: era solo in casa. Ricoverato in coma farmacologico
Cronaca / Livorno, malore durante una seduta di agopuntura: muore a 43 anni
Cronaca / “Sono un maschio violento, ma voglio cambiare”: viaggio nei Centri per Uomini Maltrattanti
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Bambino di 4 anni anni cade dal balcone: era solo in casa. Ricoverato in coma farmacologico
Cronaca / Livorno, malore durante una seduta di agopuntura: muore a 43 anni
Cronaca / “Sono un maschio violento, ma voglio cambiare”: viaggio nei Centri per Uomini Maltrattanti
Cronaca / Napoli, muore a 21 anni dopo l’intervento al seno: sospeso il chirurgo estetico
Cronaca / È morto Alberto Perino: lo storico leader No Tav era malato da tempo
Roma / Ponte Milvio, il nuovo singolo di Bussoletti per Animalabel
Cronaca / Neonati sepolti, la criminologa Bruzzone su Chiara Petrolini: "È lucida e cattiva"
Cronaca / Neonati sepolti, la catechista di Chiara Petrolini: "Non può aver fatto tutto da sola"
Cronaca / Chiusa l'inchiesta su Chiara Ferragni: rischia il processo per truffa aggravata
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale