Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Cosa c’è da sapere sulle elezioni anticipate nel Regno Unito

Immagine di copertina

La mossa della premier britannica Theresa May, che ha convocato elezioni per l'8 giugno, rappresenta un'inversione di marcia. Ma a cosa è dovuta questa decisione?

Quando ha annunciato la sua intenzione di indire elezioni anticipate martedì 18 aprile 2017 Theresa May ha detto che si tratta di un passaggio “necessario per assicurare una leadership forte e stabile per attraversare il processo della Brexit”. La premier britannica ha colto il paese di sorpresa, dal momento che più volte dopo il suo insediamento nel 2016 May si era detta contraria a nuove elezioni prima del 2020.

— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

La mossa rappresenta un’inversione di marcia. Ma a cosa è dovuta questa decisione?

May mira a ottenere un forte mandato parlamentare per affrontare i negoziati per l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, che si preannunciano complessi. Attualmente il partito conservatore ha una maggioranza relativamente risicata alla Camera dei comuni, conseguente alle elezioni del 2015 con il precedente leader David Cameron.

Da allora il partito laburista, principale formazione d’opposizione, è crollato nei sondaggi, portando May in una posizione più forte rendendo la vittoria dei conservatori significativamente più probabile. Se dovesse vincere le elezioni anticipate dell’8 giugno, May riceverebbe anche un importante mandato personale sul quale attualmente non può contare, essendo subentrata a Cameron quando lui ha rassegnato le dimissioni dopo la sconfitta al referendum su Brexit, a giugno 2016. 

Secondo la legge britannica, Theresa May ha bisogno del voto di due terzi del parlamento britannico per indire elezioni anticipate. Ma la premier è sicura di ottenerlo. Il leader dell’opposizione, Jeremy Corbyn, ha già sostenuto la richiesta di elezioni e così tra i due partiti principali ci si aspetta che si raggiunga un numero di voti sufficienti ad adottare il provvedimento.

Ma in ogni caso le elezioni rappresentano un rischio, dal momento che il popolo britannico che rimane estremamente diviso su Brexit. Anche se il Regno Unito ha già attivato la procedura stabilita dall’articolo 50 per l’uscita dall’Ue, data la rilevanza nazionale e internazionale dell’argomento, probabilmente la Brexit sarà al centro della campagna elettorale.

Un sondaggio pubblicato su YouGov ad aprile 2017 ha rilevato che il 46 per cento dei britannici ritiene che il paese abbia preso la decisione giusta sull’uscita dal Regno Unito, mentre il 42 per cento pensa che abbia fatto la scelta sbagliata. Ben l’11 per cento rimane incerto. I sondaggi suggeriscono anche che la maggioranza dei britannici confida nell’abilità di Theresa May di negoziare un accordo con l’Ue.

Sul fronte laburista il leader Corbyn ha assunto una posizione debole sulla Brexit, elemento che ha contribuito al calo di consensi nei suoi confronti. Di fatto la sola formazione politica pro-Unione europea sono i liberal-democratici di centrosinistra, una forza minoritaria nella politica del Regno Unito che hanno visto crescere il consenso nei loro confronti dal referendum su Brexit. Il loro numero tuttavia non rappresenta al momento una seria sfida per i conservatori britannici.

— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata

Ti potrebbe interessare
Esteri / La Cina sfida ancora gli Usa: svelati due nuovi caccia stealth e una nave militare d’assalto anfibia
Esteri / Il segretario generale Mark Rutte: “La Nato rafforzerà la presenza militare nel Mar Baltico”
Esteri / Arrestata a Teheran la giornalista italiana Cecilia Sala
Ti potrebbe interessare
Esteri / La Cina sfida ancora gli Usa: svelati due nuovi caccia stealth e una nave militare d’assalto anfibia
Esteri / Il segretario generale Mark Rutte: “La Nato rafforzerà la presenza militare nel Mar Baltico”
Esteri / Arrestata a Teheran la giornalista italiana Cecilia Sala
Esteri / Germania: il presidente Steinmeier scioglie il Parlamento e fissa le elezioni per il 23 febbraio
Esteri / Usa: università invitano gli studenti stranieri a tornare nei campus prima dell’insediamento di Trump
Esteri / Putin: "Pronti a colloqui di pace in Slovacchia". E Zelensky attacca Bratislava
Esteri / Corea del Sud: il Parlamento vota l’impeachment per il primo ministro e presidente ad interim Han Duck-soo
Esteri / Gaza: oltre 45.400 morti dal 7 ottobre 2023. Israele irrompe nell’ospedale Kamal Adwan: evacuati pazienti e personale sanitario. Idf: "Era una roccaforte di Hamas". Al-Jazeera: "Arrestato anche un giornalista nel raid". La Casa bianca: "Nessun progresso sui negoziati per la tregua". Attentato a Herzliya: ex informatore palestinese dello Shin Bet uccide una donna di 83 anni. Israele bombarda il confine tra Libano e Siria. Rimpatriati 30mila rifugiati siriani dalla Turchia
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play