Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 21:55
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il ministro olandese della Giustizia si è dimesso per uno scandalo di droga

Immagine di copertina

Ard Van der Steur avrebbe pagato oltre 2 milioni di euro a un boss della droga nel 2000. A poche settimane dalle elezioni la posizione del governo si fa più instabile

Giovedì 26 gennaio il ministro della Giustizia olandese Ard Van Der Steur si è dimesso per uno scandalo che lo vedrebbe coinvolto oltre 17 anni fa.

Nello specifico, il ministro olandese ha lasciato il suo ruolo insieme al suo staff per essere stato accusato di un pagamento di circa 2 milioni di euro a un boss della droga, Cees Helman.

Secondo quanto riportato dal nuovo libro del giornalista olandese Bas Haan, il ministro avrebbe anche trattenuto e divulgato alcune importanti informazioni riguardanti il parlamento olandese, prima come deputato e poi come ministro della giustizia.

Van der Steur è un membro anziano del Partito popolare per la libertà e la democrazia (Vvd), del primo ministro Mark Rutte. Le sue dimissioni giungono a poche settimane dalle elezioni in programma per il 15 marzo: un duro colpo per Rutte, che poco tempo fa aveva espresso piena fiducia al ministro.

Il ministro avrebbe riferito a Reuters: “Voglio difendermi dalle accuse infondate e ingiuste che non si basano su fatti. Ho rassegnato le dimissioni a Sua Maestà il Re “.

Secondo alcuni sondaggi pubblicati il 22 gennaio, il partito di Rutte sarebbe al secondo posto tra le preferenze popolari, preceduto dal partito della Libertà Geert Wilders e seguito dal democristiano Cda. Sempre secondo il sondaggio, però, una forbice compresa tra il 50 e il 75 per cento degli elettori mostra ancora molta indecisione.

**Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata.**

Ti potrebbe interessare
Esteri / La figlia transgender di Elon Musk vuole lasciare gli Usa dopo la vittoria di Trump
Esteri / TRANSEUROPA Festival: come le città creano nuove forme di solidarietà e pace in tempi di migrazioni
Esteri / L’illustratrice iraniana a TPI: “La sfida di Ahou Daryaei dà coraggio a chi alza la testa contro gli ayatollah”
Ti potrebbe interessare
Esteri / La figlia transgender di Elon Musk vuole lasciare gli Usa dopo la vittoria di Trump
Esteri / TRANSEUROPA Festival: come le città creano nuove forme di solidarietà e pace in tempi di migrazioni
Esteri / L’illustratrice iraniana a TPI: “La sfida di Ahou Daryaei dà coraggio a chi alza la testa contro gli ayatollah”
Esteri / Biden parla alla nazione: "Accettiamo la scelta del popolo, non puoi amare il Paese solo quando vinci". Kamala Harris: "Non abbandono la lotta per la democrazia"
Esteri / Sessanta morti in raid Idf su Libano. Netanyahu sente Trump: "Lavorare insieme per la sicurezza di Israele"
Esteri / Trump stravince anche a Springfield, la città dove secondo il tycoon gli immigrati mangiavano "cani e gatti domestici"
Esteri / Heather Parisi esulta per la vittoria di Donald Trump: "Grazie Dio, inizia una nuova era"
Esteri / La promessa di Trump: "Non inizierò guerre, le fermerò"
Esteri / Netanyahu, Orban e Salvini esultano. Zelensky spera in una "pace giusta". Macron sente Scholz: "Difenderemo i nostri interessi". Von der Leyen: "Lavoriamo insieme". Meloni: "Italia e Stati Uniti ancora più forti"
Esteri / Libano: 20 morti in un raid israeliano. Gaza: 15 vittime in un attacco di Israele. Idf: "Abbattuti droni lanciati dall'Iraq"