Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:52
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Chi è Mark Rutte, il liberale europeista che vuole continuare a governare i Paesi Bassi

Immagine di copertina

È il leader dei Paesi Bassi dal 2010 ed è il candidato che con più probabilità potrebbe diventare di nuovo primo ministro del paese, dopo le elezioni del 15 marzo 2017

Governa i Paesi Bassi dal 2010, ha da poco compiuto 50 anni ed è il candidato che con più probabilità potrebbe diventare nuovamente primo ministro del paese, dopo le elezioni del 15 marzo 2017. Si tratta di Mark Rutte, l’attuale premier che guida il Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (Vvd), il partito principale della coalizione liberale di centrodestra ed europeista al governo nei Paesi Bassi. Da giovane voleva diventare un pianista, ma finì poi con l’intraprendere la carriera politica. 

— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

Secondo i sondaggi il suo partito, in un sostanziale testa a testa con i populisti di Wilders, potrebbe aggiudicarsi dai 23 ai 25 seggi dei 150 in palio al parlamento. Dato il sistema proporzionale puro vigente nel paese e i molti partiti in lizza, è praticamente impossibile che un unico partito riesca a ottenere i 76 seggi necessari per governare da solo. È molto probabile quindi che sarà formato un governo di coalizione, di larghe intese.

Ed è altrettanto probabile che, pur non risultando il partito più votato, la Vvd di Rutte sarà il partito che riuscirà a governare, alleandosi con altri partiti minori che gli consentiranno di avere la maggioranza in parlamento. 

Prima di diventare primo ministro aveva svolto altri incarichi governativi, dal 2002 al 2004 come segretario di Stato per gli Affari Sociali e l’Occupazione e dal 2004 al 2006 come segretario di Stato per l’Istruzione, la Cultura e la Scienza. 

È “lijsttrekker”, cioè il leader del partito Vvd, dal 31 maggio 2006, quando venne eletto con il 51,5 per cento dei voti dei membri del partito. 

Alle elezioni del 2010 il suo partito risultò essere il più votato, ottenendo 31 seggi parlamentari. Mark Rutte venne nominato primo ministro dopo svariati mesi, in seguito a lunghi colloqui e trattative con gli altri partiti politici, formando una coalizione con i cristiano democratici del partito Cda.

In parlamento ottenne l’appoggio del partito xenofobo e populista Pvv, guidato da Geert Wilders, in cambio di due leggi fondamentali: il divieto di burqa e normative per la restrizione dell’immigrazione.

Dopo lo scioglimento anticipato del governo e le nuove elezioni politiche che si tennero nel 2012, formò un nuovo governo, in coalizione con il partito del lavoro, il più grande partito laburista e di sinistra del paese. 

Se dopo le elezioni del 15 marzo dovesse essere incaricato di formare il nuovo governo, sicuramente, a differenza del passato, non si alleerà né con i populisti né con i laburisti, come ha già annunciato.

Il partito Popolare per la Libertà e la Democrazia è un partito di stampo liberale conservatore, a vocazione europeista, molto distante dalle posizioni anti-establishment dell’avversario partito per la Libertà (Pvv), movimento xenofobo, antislamico ed euroscettico.

Rutte si oppone con forza all’idea di una “Nexit”, l’uscita dei Paesi Bassi dall’Ue, sulla scia della Brexit. 

Negli ultimi giorni Mark Rutte è stato protagonista delle tensioni con la Turchia dopo che il suo paese ha negato l’atterraggio al volo del ministro turco degli Esteri, Mevlut Cavusoglu, e ha impedito alla ministra della Famiglia, Fatma Betul Sayan Kaya, di entrare nel consolato turco a Rotterdam.

I due ministri volevano tenere comizi pro-Erdogan nei Paesi Bassi, in vista del referendum costituzionale turco che si terrà il 16 aprile. I divieti e le azioni del governo olandese hanno provocato dure reazioni della Turchia, esacerbando le relazioni tra Ankara e altre capitali europee. 

Secondo l’Economist le elezioni olandesi rappresentano il primo test del 2017 per i partiti populisti europei, prima dell’altro grande appuntamento delle elezioni presidenziali francesi ad aprile.

LEGGI ANCHE: I PROFILI DEI CANDIDATI ALLE ELEZIONI NEI PAESI PASSI

— Chi è Geert Wilders, il Trump dei Paesi Bassi, euroscettico e xenofobo

— Che cos’è il Cda, il partito cristiano democratico in corsa per le elezioni olandesi

— Chi è Jesse Klaver, il giovane leader dei Verdi olandesi che vuole sconfiggere i populismi

— Tutto quello che c’è da sapere sulle elezioni nei Paesi Bassi

— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata

Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Esteri / La Cina è già pronta alla guerra con gli Stati Uniti d’America
Esteri / Francia-Germania: perché l’asse che reggeva l’Europa si è arrugginito
Esteri / Siria: Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham
Esteri / Ucraina: scontro a distanza tra Putin e Zelensky e la Russia torna a bombardare Kiev
Esteri / Gaza: oltre 45.200 morti dal 7 ottobre 2023, 77 nelle ultime 24 ore. Cisgiordania: coloni assaltano e incendiano una moschea in un villaggio palestinese. Israele apre un'indagine. La Svezia non finanzierà più l’Unrwa. Siria: delegazione Usa incontra al-Jolani a Damasco. Centcom: "Ucciso in un raid il leader dell'Isis"
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Perché Luigi Mangione, accusato dell’omicidio dell’a.d. di United Healthcare, è stato incriminato per terrorismo?