Le dimissioni a sorpresa del primo ministro neozelandese
Il primo ministro John Key, alla guida del paese dal 2008, ha detto di voler lasciare l'incarico per ragioni familiari
Dopo otto anni alla guida del paese, il primo ministro neozelandese John Key ha annunciato inaspettatamente le proprie dimissioni domenica 4 dicembre 2016, esprimendo il suo sostegno all’attuale ministro dell’Economia Bill English affinché prenda il suo posto come leader del National Party, il partito di centrodestra.
In una conferenza stampa a Wellington, Key ha detto di voler fare un passo indietro per “ragioni familiari”. Le sue dimissioni avranno effetto dal 12 dicembre e il National Party si riunirà per nominare un nuovo leader, dopo essere stato guidato da Key negli ultimi dieci anni.
“È la decisione più difficile che abbia mai preso finora e non so so cosa farò prossimamente”, ha detto Key alla conferenza stampa. “A volte bisogna fare scelte difficili per fare la cosa giusta”, ha aggiunto, indicando che questa potrebbe essere l’occasione per un rinnovamento all’interno del partito.
In un primo momento i media locali avevano avanzato l’ipotesi che fosse stata la moglie di Key a chiedere al marito di lasciare l’incarico, dandogli un ultimatum. Più tardi il leader ha smentito questa versione, affermando che si è trattato di una “scelta personale” ma ammettendo che la sua lunga carriera politica ha avuto un prezzo alto per la sua famiglia.
Key gode di molta popolarità in Nuova Zelanda. Bill English, vicepremier e ministro delle Finanze, era alla guida del partito nel 2002, quando il National Party ha registrato una delle peggiori sconfitte della sua storia.
It’s been an utter privilege and an honour to serve you as Prime Minister. https://t.co/4J4yk8HspF
— John Key (@johnkeypm) 5 dicembre 2016