Cade l’ultima roccaforte di Boko Haram in Nigeria
L'esercito nigeriano ha respinto i combattenti estremisti cacciandoli dalla foresta di Sambisa. Il presidente si è congratulato per il successo dell'operazione
L’esercito nigeriano ha respinto i miliziani di Boko Haram dall’ultima roccaforte del gruppo estremista situata nella foresta di Zambia, in Nigeria. Lo ha reso noto il presidente nigeriano Muhammadu Bihari in una dichiarazione ufficiale sabato 24 dicembre.
“I terroristi sono in fuga e non hanno più un luogo dove nascondersi”, ha sottolineato Buhari. L’ultimo bastione sotto il controllo del gruppo estremista è caduto venerdì 23 dicembre alle 13.35 (ora locale).
Nelle ultime settimane, l’esercito regolare nigeriano era stato impegnato in una massiccia offensiva contro l’ex riserva coloniale poi adibita a campo di addestramento per i combattenti di Boko Haram, nello stato del Borno nord orientale.
Si ritiene che le studentesse rapite nel 2014 a Chibok siano tenute prigioniere nella foresta di Sambisa. Molte di loro che sono riuscite a fuggire dopo il sequestro hanno raccontato di essere state tenute prigioniere proprio in quel luogo.
I militari hanno riconquistato delle aree significative del territorio in precedenza controllate da Boko Haram, in un’offensiva lanciata all’inizio del mese di febbraio.
Il presidente nigeriano si è congratulato con le forze armate per l’operazione conclusa con successo e attesa per lungo tempo. “Sfrutto questa occasione per elogiare la determinazione, il coraggio e la resistenza delle truppe che hanno partecipato all’operazione denominata Lafiya Dole, necessaria per schiacciare le frange rimanenti di Boko Haram”.
I combattenti di Boko Haram hanno condotto attentati suicidi nel nordest della Nigeria, nel vicino Camerun e in Niger. Si stima che negli ultimi sette anni, il gruppo estremista abbia ucciso più di 15mila persone e abbia costretto circa due milioni di residenti a lasciare la propria abitazione.
Il leader del gruppo estremista, Abubakar Shekau, che ha giurato fedeltà all’Isis, si è fatto promotore di una versione radicale dell’islam, la quale vieta ai musulmani di prendere parte a qualsiasi attività politica e sociale con l’Occidente.