Il Messico verso la legalizzazione della marijuana
Una sentenza della Corte suprema messicana stabilisce che ciascun cittadino dovrebbe avere il diritto di coltivare e distribuire la marijuana per uso personale
La Corte suprema messicana ha aperto ufficialmente la strada alla legalizzazione della marijuana mercoledì 4 novembre 2015 con una sentenza che stabilisce che ciascun cittadino dovrebbe avere il diritto di coltivare e distribuire marijuana per uso personale.
La sentenza non ha ancora valore legale in tutto il Paese dal momento che si riferisce a un caso specifico, ma pone le basi verso l’allentamento della legge in vigore in Messico, che attualmente è fortemente restrittiva nei confronti di chi fa uso di marijuana.
Per far sì che l’uso personale di marijuana diventi legge a livello federale, devono essere favorevoli almeno otto degli undici membri della Corte suprema messicana.
Diversamente, dovranno essere emesse altre cinque sentenze come quella di oggi che giunge in seguito alla battaglia portata avanti da un importante gruppo di attivisti messicani che combattono contro il crimine e sono a favore della legalizzazione, Mexico United Against Crime.
Da un sondaggio del 2011 è emerso che solo il 2 per cento della popolazione messicana avesse fatto uso di marijuana nell’anno precedente.
La decisione della Corte è il risultato di una politica progressista che il Messico sta tentando di portare avanti in diversi campi, fra cui quello verso l’apertura ai matrimoni tra persone dello stesso sesso.
Non è la prima volta che la Corte suprema messicana prende posizioni su temi critici: grazie a una controversa sentenza di giugno 2015, decine di coppie omosessuali sono riuscite a sposarsi nonostante i matrimoni gay siano ancora illegali nel Paese.
Il Messico si trova al confine con gli Stati Uniti e lungo la frontiera che divide i due Paesi ogni giorno passano migliaia di persone illegalmente, talvolta anche trasportando droga. Secondo gli esperti, le gang criminali messicane forniscono buona parte della marijuana importata negli Stati Uniti.
COSE DA SAPERE SULLA FRONTIERA TRA MESSICO E STATI UNITI
— Secondo l’ufficio di Aduanas y Proteccion Fronteriza de Estados Unidos, sono circa 415mila ogni anno i migranti detenuti e rimandati a casa dopo aver cercato di attraversare illegalmente la frontiera fra Stati Uniti e Messico. La traversata può durare diversi giorni e a causa delle conseguenze climatiche e della pressione psicologica molti non sopravvivono.
— Nel 2013 sono stati ritrovati 169 corpi di migranti morti nel deserto messicano mentre cercavano di raggiungere gli Stati Uniti. Qui avevamo raccontato la storia di Rafael Gomez, molto simile a quella di migliaia di migranti che ogni giorno tentano di entrare illegalmente in territorio statunitense alla ricerca del sogno americano.
— Nel febbraio del 2016 Papa Francesco si recherà per la prima volta in Messico in una visita ufficiale di otto giorni. Sarebbe voluto entrare negli Stati Uniti attraversando il confine in Messico, in solidarietà con i migranti, ma non gli è stato permesso per questioni legate alla sicurezza.
— LA GUERRA ALLA DROGA HA FALLITO. L’unica soluzione è la legalizzazione. Parola del premio Nobel per l’economia Gary Becker
— IL TUNNEL DELLA DROGA LUNGO 800 METRI TRA MESSICO E CALIFORNIA