Militari italiani in Libia, parte la missione Ippocrate
Trecento militari sono arrivati a Misurata per allestire un ospedale da campo dopo che il governo Serraj ha chiesto assistenza medica per le forze impegnate contro l'Isis
Sono arrivati la settimana scorsa in Libia i trecento militari italiani della missione Ippocrate che, come il nome suggerisce, avrà la funzione di fornire assistenza medica alle forze libiche.
Il contingente italiano, guidato dal generale Antonio Magigi, è sbarcato a Misurata, circa 200 chilometri a est di Tripoli, nella notte tra il 21 e il 22 settembre.
Dei trecento militari, 65 sono personale medico che presterà servizio in un ospedale da campo in allestimento, cento sono paracadutisti addetti alla protezione della struttura ospedaliera e 135 personale addetto alla logistica.
L’ospedale da campo (denominato Role 2) sarà operativo entro metà ottobre, avrà una capacità di 50 posti letto, di cui due riservati alla terapia intensiva, e diversi reparti tra cui pronto soccorso, radiologia e laboratorio analisi.
Provvisoriamente verrà allestito un ospedale da campo più piccolo (Role 1) dotato di 12 posti letto con un pronto soccorso e un centro trasfusionale.
La struttura medica avrà anche a disposizione un mezzo aereo dell’aeronautica militare per l’evacuazione d’urgenza e un mezzo navale con funzione di supporto.
La missione italiana è stata attivata in seguito alla richiesta del governo libico del primo ministro Fayez al-Serraj di assistenza sanitaria per le forze armate impegnate nella lotta all’Isis sul territorio libico.
Tra il personale medico inviato in Libia ci sono infatti specialisti nel trattamento dei feriti di guerra e chirurgia d’urgenza. Inoltre, un team sarà incaricato di fornire assistenza e consulenza al personale medico locale.