Un caso sospetto di ebola in Italia
È stato registrato nelle Marche. Tutti i voli diretti tra i Paesi colpiti dal virus e l'Italia sono stati cancellati
È rientrato l’allarme dopo che ieri una donna nigeriana di 42 anni, tornata in Italia sei giorni fa, sembrava avesse contratto il virus a Civitanova Marche.
Secondo le analisi di oggi, la donna è in realtà affetta da malaria. Ieri il direttore del Dipartimento del Farmaco – Istituto Superiore di Sanità, Stefano Vella, aveva in ogni caso detto che sarebbe stata altamente improbabile una diffusione del virus ebola in Italia, grazie alle condizioni igienico sanitarie.
Per escludere in toto che in Italia ci sia l’ebola bisogna aspettare i risultati delle analisi che l’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma fornirà entro domani.
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Ieri avevamo scritto, prima che l’allarme ebola in Italia rientrasse:
Il primo caso sospetto di ebola in Italia è quello di una donna nigeriana di 42 anni, ricoverata all’ospedale di Civitanova Marche. La donna è rientrata in Italia dalla Nigeria sei giorni fa.
La notizia è stata confermata dall’assessore locale alla salute, Almerino Mezzolani. La donna sarà trasferita in isolamento all’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona.
A causa dell’emergenza ebola, tutti i voli diretti tra l’Italia e i Paesi colpiti dal virus sono stati cancellati.
La paziente è stata visitata questa mattina, 9 settembre, a Civitanova, un comune di Macerata. Aveva febbre sopra i 38 gradi, dolori muscolari, nausea e vomito. La diagnosi non è stata ancora confermata.
“Poiché la paziente ha sintomi compatibili anche con l’esordio della malattia causata dal virus ebola ed è rientrata in Italia da meno di 21 giorni (periodo massimo di incubazione), il caso – si legge in una nota diffusa dalla Regione – ha le caratteristiche per l’attivazione del protocollo di allerta per la verifica di casi sospetti che la Regione Marche ha emanato recentemente a seguito delle direttive nazionali”.
L’assessore alla Salute della Regione Marche, Almerino Mezzolani, ha prudenzialmente dichiarato che “la Regione Marche sta acquisendo ogni informazione utile sul caso, per poter eventualmente attivare le procedure previste dai protocolli sanitari”.
“Anche se dovesse trattarsi di ebola, è altamente improbabile che il virus si diffonda in Italia, grazie alle condizioni igienico sanitarie”. Lo ha detto il direttore del Dipartimento del Farmaco – Istituto Superiore di Sanità, Stefano Vella.
I campioni delle analisi sono stati inviati all’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma. Entro il 10 settembre sarà possibile escludere o confermare la positività al virus.