Sei grafici sulla povertà in Italia
In Italia, secondo i dati Istat, oltre 1,5 milioni di famiglie vivono in uno stato di povertà, un totale di quasi 4,6 milioni di individui. È il dato peggiore dal 2005
Non sono più gli anziani a essere i più poveri in Italia, bensì i giovani. Per la prima volta, secondo il rapporto della Caritas sulle povertà, viene invertito un classico trend sociale. La fascia di età compresa tra i 18 e i 34 anni risulta infatti essere quella che più risente della povertà, in particolare i giovani in cerca di una prima/nuova occupazione.
Secondo i dati Istat, in Italia 1.582.000 famiglie vivono in uno stato di povertà, per un totale di quasi 4,6 milioni di individui. Si tratta del numero più alto dal 2005 a oggi.
Le famiglie straniere sono le più colpite dal fenomeno, anche se per la prima volta emerge un dato nuovo: nel sud Italia sono più gli italiani che si rivolgono ai Centri di Ascolto della Caritas (66,6 per cento) che gli stranieri (33,1 per cento).
Tra gli stranieri, quelli che si rivolgono in maggior numero a centri di volontariato come la Caritas sono marocchini, rumeni, albanesi, ucraini e nigeriani.
I motivi per cui ci si rivolge a centri del genere sono nell’ordine: povertà economica, problemi occupazionali, problemi abitativi, problemi familiari e infine problemi di salute e di istruzione. In totale sono quasi 105mila gli stranieri che si rivolgono ai centri che si occupano di povertà.