L’ordine dei medici sanzionerà chi sconsiglia di fare i vaccini
Sono una delle più importanti scoperte nella storia, eppure tra disinformazione e paura, continuano ad essere visti con sospetto da parte dell’opinione pubblica
I vaccini sono tra le scoperte scientifiche più importanti per il genere umano, eppure continuano a essere guardati con sospetto da parte dell’opinione pubblica. L’aumento del numero di famiglie che non somministra ai figli neppure quelli obbligatori ha generato l’allarme dell’ordine dei medici, che ha deciso di intervenire con forza sul tema: i medici che sconsigliano i vaccini, andranno incontro a sanzioni fino alla radiazione dall’albo.
Milioni di vite salvate dai vaccini. I vaccini, si legge in un documento presentato mercoledì 20 luglio, “proteggono il singolo dalla possibile comparsa di gravi malattie e tutelano la comunità”. Dunque solo in casi estremi “il medico può sconsigliarlo”. Negli altri casi, si tratta di una “grave infrazione deontologica e comporta come conseguenze per i responsabili sanzioni disciplinari fino alla radiazione”, avverte l’ordine nel rapporto.
La prevenzione e la scomparsa di malattie infettive, in passato tra i più terribili flagelli dell’umanità, grazie ai vaccini rappresenta nella storia una delle più grandi vittorie della scienza. Secondo i medici, però, è proprio la scomparsa del confronto quotidiano con le conseguenze mortali delle malattie dovute alla scoperta dei vaccini e delle terapie antibiotiche che ha spinto la cittadinanza a credere che il successo sulle malattie fosse definitivo.
I dati. “Statistiche raccolte negli Stati Uniti dimostrano che le vaccinazioni hanno ridotto di più del 99 per cento molte gravi malattie: del 100 per cento polio paralitica, difterite e vaiolo, del 99 per cento rosolia, rosolia congenita, morbillo, del 95 per cento parotite, del 92 per cento tetano e pertosse. Solo riferendosi a 7 dei 12 vaccini raccomandati sono state prevenute 33mila morti e 14 milioni di casi malattia per ogni generazione di nuovi nati, con un enorme risparmio anche in termini di costi”.
Gli antivax. Ecco perché è pericolosa la diffidenza attuale di parti della popolazione: il rischio è la diminuzione di bambini immunizzati e addirittura la morte per malattie evitabili come il morbillo e la pertosse.
Il movimento antivax è nato negli Stati Uniti a fine anni Novanta dopo l’inchiesta shock pubblicata sulla rivista scientifica Lancet da un medico britannico, Andrew Wakefield, in cui si sosteneva che le vaccinazioni erano causa di autismo. Ben presto, tuttavia, si scoprì che lo studio era stato manipolato, non aveva base scientifica e venne ritirato.
Adesso per i medici, il pericolo principale viene dalla rete, dove vengono spesso diffuse informazioni contraddittorie che possono indurre gli utenti all’ostracismo nei confronti dei vaccini e favorire il diffondersi di una “irrazionalità diffusa” per cui le dimostrazioni ragionevoli e scientifiche sembrano rafforzare pregiudizi e che “porta a dare ascolto agli imbonitori di turno che si vantano di guarire mali incurabili e alle teorie del complottismo per cui esiste un’alleanza tra scienza e multinazionali farmaceutiche”.
Le controindicazioni. Certamente esistono delle controindicazioni: i vaccini possono dare effetti indesiderati come convulsioni febbrili, ma secondo gli esperti reazioni allergiche di tipo anafilattico sono molto rare, come conferma un recente studio pubblicato su Pediatrics.
Inoltre, come riportato anche sul sito del ministero della Salute, esistono situazioni che possono sconsigliare la vaccinazione e in ogni caso è il medico curante che deve valutare se la vaccinazione anche se obbligatoria, deve essere rimandata o evitata.