L’Onu ammonisce l’Italia sull’accesso agli aborti legali
“Lo stato dovrebbe adottare misure necessarie per garantire il libero e tempestivo accesso ai servizi di aborto legale”, ha sottolineato il Comitato per i diritti umani
Il Comitato per i diritti umani dell’Onu ha espresso preoccupazione sulla possibilità di abortire in Italia. In particolare ha rilevato che l’alto numero di medici obiettori rende difficile l’interruzione di gravidanza favorendo la clandestinità.
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Precisamente il Comitato si è detto “preoccupato per le difficoltà di accesso agli aborti legali a causa del numero di medici che si rifiutano di praticare interruzione di gravidanza per motivi di coscienza”.
“Lo Stato dovrebbe adottare misure necessarie per garantire il libero e tempestivo accesso ai servizi di aborto legale, con un sistema di riferimento valido”, ha sottolineato il Comitato.
Si ricorda che attualmente in Italia è illegale per i farmacisti rifiutarsi di vendere un farmaco prescritto da un medico e tale condotta viola l’articolo 38 del testo unico delle leggi sanitarie.
Quando nel 2007 papa Benedetto XVI esortò i farmacisti a sollevare l’obiezione di coscienza sulla contraccezione d’emergenza, in molti accolsero l’invito rifiutandosi di venderla, fino a quando non si chiarì che tale condotta era contro la legge.
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