Il mistero dell’egiziano trovato morto a Napoli
La stampa egiziana parla di un altro caso Regeni
Un cittadino egiziano di 32 anni è stato trovato moro venerdì 29 aprile su un binario della ferrovia nei pressi di Napoli. L’uomo è stato trovato con lividi al volto e alla testa.
“Un parente ne ha informato oggi l’ambasciata egiziana durante la presentazione di una richiesta formale alla polizia di Napoli per ottenere il corpo e gli effetti personali”, ha detto il portavoce del ministero egiziano Abu Zeid, aggiungendo che il Cairo segue “con grande attenzione” il caso.
In Egitto la stampa locale ha immediatamente fatto un paragone con il caso Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano trovato morto al Cairo lo scorso 3 febbraio con evidenti segni di tortura.
“Non è meno di Regeni”, titola il quotidiano egiziano al Youm7 del 3 maggio riprendendo la notizia diffusa dalla pagina Facebook, “mo8trbeen”, di egiziani che vivono in Italia.
“A Napoli c’è stato un caso di omicidio”, recita il testo di un post che pubblica la foto di quello che dovrebbe essere la vittima. La pagina Facebook afferma anche che l’egiziano viveva in Italia da 10 anni e lavorava come commesso.
“È un giovane egiziano di 32 anni. Si chiama Mohammed Baher Sobhi originario di al Mannufiyah. Aveva lasciato la sua casa per bersi un caffè ma non è più tornato”.
La pagina Facebook “mo8trbeen” che per prima ha dato la notizia
L’ambasciata egiziana a Roma ha fatto sapere che invierà una richiesta al ministero degli Esteri e alle autorità italiane di sicurezza per avere una relazione sulle circostanze di quanto accaduto e i risultati dell’autopsia preliminare, prima del rientro della salma in Egitto.
Le relazioni diplomatiche tra Italia ed Egitto sono tese dopo il fallimento del vertice di Roma fra inquirenti italiani e egiziani, a causa dell’atteggiamento delle autorità del Cairo, accusate dal governo italiano di ostacolare le indagini sul caso Regeni.
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