La Lombardia vieta di entrare negli ospedali indossando burqa e niqab
La delibera è stata votata all’unanimità dalla giunta regionale per rafforzare le misure di sicurezza in seguito agli attentati terroristici di Parigi
La giunta regionale lombarda ha approvato la delibera secondo la quale sarà vietato entrare negli ospedali e nelle strutture regionali indossando il burqa o il niqab.
Il testo dovrà essere applicato da tutte le strutture entro il 31 dicembre 2015. Il regolamento si limita al divieto di burqa e niqab, indumenti che coprono il volto, mentre sarà possibile accedere alle strutture sanitarie con i hijab, khimar e chador.
Si tratta di misure di sicurezza, come spiega l’assessore regionale alla sicurezza Simona Bordonali: “Tutti dovranno essere riconoscibili, abbiamo semplicemente reso attuativo l’articolo 5 della legge Reale del 22 maggio 1975”. Le strutture sanitarie dovranno implementare la delibera per fare in modo che tutti i visitatori siano riconoscibili.
La modifica al regolamento di accesso agli edifici pubblici è stata fortemente voluta dalla Lega Nord dopo gli attentati terroristici che hanno colpito Parigi il 13 novembre.
La legge Reale del 1975 introdusse un duro inasprimento della legislazione penale, allo scopo di contrastare e combattere i fenomeni di terrorismo italiano che misero in difficoltà l’ordinamento democratico del paese durante gli anni di piombo.
Il testo legislativo nazionale vieta di presentarsi in pubblico “facendo uso di caschi protettivi o con il volto in tutto o in parte coperto mediante l’impiego di qualunque mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona.”
Fino a oggi, tuttavia, la legge esonerava l’utilizzo del velo, considerato una valida giustificazione dalla giurisprudenza.
Da adesso invece la religione non costituirà più un’eccezione per la giunta regionale lombarda, come recita infatti la delibera: “le tradizioni o i costumi religiosi non possono rappresentare giustificati motivi di eccezione ai sensi dell’art 5 della legge 152/1975 rispetto alle esigenze di sicurezza all’interno delle strutture regionali”.
Il testo consentirà agli addetti al controllo agli ingressi di non far entrare nelle strutture coloro che non si adegueranno alle regole, presentandosi con il volto coperto.
Il provvedimento non riguarda solo gli ospedali ma anche le strutture regionali e gli enti dipendenti.
Il ministro della Giustizia Andrea Orlando si è dimostrato critico nei confronti della presa di posizione della regione lombarda. Ha infatti dichiarato: “Siccome c’è la legge, non si avverte l’esigenza di inventarsene di nuove, che appaiono di sapore simbolico-propagandistico. In questo momento c’è bisogno di tutto tranne che agitare dei simboli e di fare propaganda, perché mi pare che in questo ambito gli estremisti islamici siano imbattibili, e quindi non mi cimenterei su questo terreno”.