Hotel Rigopiano: sono 10 i superstiti – LIVE
Dopo oltre 40 ore dalla valanga sono stati individuati 10 superstiti. Tra questi 3 bambini. L'albergo di Farindola è stato seppellito da una slavina due giorni fa
I vigili del fuoco hanno individuato alcuni superstiti all’interno dell’Hotel Rigopiano, l’albergo di Farindola alle falde del Gran Sasso, nel pescarese, travolto da una valanga mercoledì 18 gennaio 2017. I sopravvissuti sono stati individuati poco dopo le 11 sotto un solaio nella zona delle cucine e sono riusciti a comunicare con i soccorritori. Tra di loro ci sono anche tre bambini.
21:15 RIASSUNTO: HOTEL RIGOPIANO, COSA SAPPIAMO E COSA ANCORA NON SAPPIAMO FINORA
19:44 Tra i tre bambini sopravvissuti all’interno dell’Hotel Rigopiano c’è anche Ludovica Parete, la figlia di Giampiero Parete, il cuoco che si trovava in vacanza nell’albergo insieme alla famiglia e aveva dato telefonicamente l’allarme mercoledì 18 gennaio.
18.30 Il numero dei superstiti è salito a dieci. Cinque invece i corpi senza vita ritrovati dai soccorritori finora.
16:00 i vigili del fuoco hanno detto di aver raggiunto il settimo superstite tra le macerie dell’albergo travolto dalla valanga. L’agenzia di stampa Ansa riferisce che i vigili del fuoco hanno individuato altri superstiti ma non li hanno ancora raggiunti. Il loro numero non è confermato.
14:00 i sopravvissuti individuati nell’albergo sono sei e non otto, come era stato indicato in precedenza. La precisazione è stata fornita dal viceministro dell’Interno Filippo Bubbico ai microfoni di Sky TG24.
I primi sei superstiti sono già stati raggiunti. Tra questi sono stati estratti vivi una donna e il figlio che sembrano essere in discrete condizioni e sono già stati trasportati in ospedale.
Secondo Sky TG24 si tratta della moglie e di uno dei figli di Giampiero Parete. Era stato proprio il cuoco che si trovava in vacanza nell’albergo insieme alla famiglia, a dare telefonicamente l’allarme intorno alle 17:40 di mercoledì 18 gennaio.
Al momento della valanga si trovava all’esterno del resort. Si è rifugiato in auto insieme a un manutentore in attesa dei soccorsi arrivati nella mattinata di giovedì 19 gennaio sugli sci.
Uno dei soccorritori che hanno estratto madre e figlio, Marco Bini, ha raccontato che i superstiti avevano acceso un fuoco e avevano probabilmente qualcosa da mangiare. “Mentre noi stavamo scavando questo varco loro ci sentivano”.
Due elicotteri di soccorso, uno della Guardia costiera e uno dei Vigili del fuoco, partiti da Pescara con a bordo i medici sono intervenuti sul posto.
L’ospedale di Pescara si è mobilitato immediatamente per ricevere le persone estratte vive dall’Hotel Rigopiano. Non si conoscono ancora le loro condizioni nel dettaglio, ma i soccorritori riferiscono che sono in buone condizioni.
Intanto i parenti dei dispersi, raccolti all’ospedale di Penne, attendono con ansia di sapere chi sono le persone trovate vive.
In aggiornamento…
**Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata.**