Gli Stati Uniti sanzionano per la prima volta Kim Jong Un per violazione dei diritti umani
Il leader nordcoreano e altri dieci alti funzionari di Pyongyang sono stati dichiarati personalmente responsabili dei trattamenti disumani e inseriti in una "lista nera"
Gli Stati Uniti hanno sanzionato il leader nordcoreano Kim Jong-un per la prima volta, accusandolo di violazione dei diritti umani.
Il dipartimento del Tesoro di Washington ha indicato in una dichiarazione ufficiale che il leader di Pyongyang è il diretto responsabile dei crimini.
Altri dieci alti funzionari nordcoreani sono stati inseriti nella lista nera. Non c’è stata ancora alcuna risposta da parte del governo della Corea del Nord.
Le misure varate sono volte a congelare qualsiasi proprietà che questi individui hanno negli Stati Uniti e a impedire ai cittadini statunitensi di concludere affari con loro.
La Corea del Nord è già stata colpita da numerorissime sanzioni per le sue attività nucleari, ma non era mai successo che venisse sanzionato personalmente il suo leader.
“Sotto Kim Jong Un, la Corea del Nord continua a infliggere crudeltà intollerabili e disagi su milioni di persone, tra cui esecuzioni extragiudiziali, lavori forzati e torture”, dice la nota del dipartimento del Tesoro.
Le sanzioni sono state annunciate in concomitanza con un rapporto del dipartimento di Stato che documenta gli abusi in Corea del Nord.
Si stima che tra gli 80.000 e 120.000 prigionieri siano detenuti in Corea del Nord nei campi di prigionia dove la tortura, l’aggressione sessuale e le esecuzioni extragiudiziali sono diventati una routine.
Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni personali nei confronti di altri capi di stato già in passato, tra cui il presidente siriano Bashar al-Assad e l’ex leader libico Muammar Gheddafi.