Due hacker italiani hanno violato 18mila account email
Tra le vittime dei pirati informatici ci sono personalità di spicco come Mario Draghi, Matteo Renzi e il cardinale Ravasi, insieme ad altri politici e uomini d'affari
La polizia italiana ha arrestato due persone per aver hackerato le email del presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, dell’ex primo ministro Matteo Renzi e migliaia di altri account.
Il Tribunale di Roma ha ordinato l’arresto di Giulio Occhionero, 45 anni, e della sorella Francesca Maria Occhionero, 48 anni, per aver sottratto segreti di stato e per pirateria informatica.
Il direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni Roberto Di Legami ha dichiarato che sono stati violati decine di migliaia di account email, tra cui quelli di banchieri, uomini d’affari e persino di diversi cardinali.
Secondo quanto emerge dall’indagine, Giulio Occhionero, che presiede una società d’investimenti chiamata Westland Securities, utilizzava la corrispondenza rubata per fare investimenti sulla base delle informazioni riservate raccolte.
Occhionero aveva sviluppato un malware, denominato “Eye Pyramid”, che infettava gli account email e archiviava metodicamente tutte le email e informazioni delle quali entrava in possesso. Il 99 per cento dei dati erano conservati in server negli Stati Uniti.
In tutto, sono stati violati circa 18mila account e rubate duemila password.
Tra le vittime, oltre a Draghi e Renzi, anche il cardinale Gianfranco Ravasi, ministro della Cultura dello stato del Vaticano, l’ex direttore generale della Banca d’Italia Fabrizio Saccomanni, l’ex primo ministro Mario Monti, l’ex ministro della Difesa Ignazio La Russa, l’ex sindaco di Torino Piero Fassino e altre personalità di spicco del mondo della politica e dell’imprenditoria.
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