Il Consiglio di sicurezza Onu vota sugli insediamenti dei coloni israeliani
L'Egitto ha ritirato la proposta di risoluzione dopo le pressioni di Trump e Netanyahu, ma altri quattro paesi hanno richiesto il voto
Il Consiglio di sicurezza delle nazioni unite voterà venerdì 23 dicembre sulla risoluzione che chiede di mettere fine agli insediamenti dei coloni israeliani in territorio palestinese. Il voto avrebbe dovuto svolgersi giovedì 22 novembre ma l’Egitto, paese promotore del testo, ha deciso di ritirare temporaneamente il testo su pressione di Israele e del presidente eletto statunitense Donald Trump.
La mozione è stata ripresentata da Nuova Zelanda, Malesia, Venezuela e Senegal, co-promotori della risoluzione. I quattro paesi hanno richiesto il voto dopo aver dato un ultimatum al Cairo.
Alcuni funzionari occidentali hanno detto che gli Stati Uniti sono intenzionati a consentire l’adozione della risoluzione, segnando un’inversione di tendenza nella politica tradizionale a favore di Israele. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente eletto Donald Trump avevano chiesto invece entrambi che l’amministrazione Obama ponesse il veto sulla risoluzione.
Dopo una telefonata, Trump aveva convinto il presidente egiziano Fatah al-Sisi a rimandare la proposta a un momento successivo al suo insediamento alla Casa Bianca, ma la mossa non ha sortito l’effetto sperato.
La risoluzione propone “la cessazione immediata e completa di tutte le attività di insediamento nel territorio palestinese occupato, inclusa Gerusalemme est” e sostiene che gli insediamenti dei coloni “non hanno validità legale e costituiscono un’evidente violazione del diritto internazionale”.
Per essere approvato il testo ha bisogno di nove voti favorevoli e di non ricevere il veto di Stati Uniti, Francia, Russia, Regno Unito e Cina.
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