Inizia la seconda fase dell’offensiva su Mosul
Le forze speciali hanno lanciato un nuovo attacco nella parte orientale della città dopo che anche l'ultimo ponte sul Tigri è stato messo fuori uso
Le forze di sicurezza irachene hanno dato avvio alla seconda fase dell’offensiva contro l’Isis a Mosul, in Iraq, giovedì 29 dicembre 2016, attaccando alcuni quartieri orientali della città, dove la battaglia è rimasta in una situazione di stallo per quasi un mese.
Secondo quanto ha riportato dalla televisione di stato, migliaia di soldati della polizia federale sono passati all’attacco anche nella parte sudorientale della città.
“Le nostre truppe stanno avanzando, nei primi cinque o dieci minuti hanno conquistato 500 metri. Proprio adesso stanno iniziando a sparare”, ha detto un funzionario del ministero dell’Interno riferendosi al quartiere di Intisar.
Dall’inizio dell’operazione per riconquistare Mosul, ultima grande roccaforte dei miliziani del sedicente Stato islamico in Iraq, la coalizione anti-terrorismo ha ripreso il controllo di un quarto della città.
Martedì 27 dicembre 2016 un attacco aereo della coalizione a guida statunitense ha messo fuori uso l’ultimo ponte funzionante sul Tigri, il fiume che attraversa la città.
L’offensiva per espellere i miliziani estremisti dalla loro capitale è cominciata il 17 ottobre scorso.
Alla massiccia campagna partecipano oltre 30mila uomini: le forze governative irachene, i peshmerga curdi, i volontari cristiani, le milizie paramilitari sciite e i combattenti delle tribù sunnite.
Prendono parte anche le forze della coalizione internazionale anti-Isis guidata dagli Stati Uniti, fornendo assistenza e supporto.
Finora, circa 115mila persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case.
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