L’India ha attaccato alcune basi dei ribelli in Kashmir
I miliziani indipendentisti alcuni giorni fa avevano attaccato una base militare indiana uccidendo 17 soldati
L’esercito indiano ha annunciato giovedì 29 settembre un’operazione militare contro dei ribelli in Kashmir, la regione al confine con il Pakistan, contesa tra le due nazioni.
Obiettivo dell’operazione è prevenire attacchi da parte degli indipendentisti provenienti dal Pakistan, come quello avvenuto domenica 18 settembre nella base militare indiana in cui sono morti 17 soldati.
“Troppe vittime sono state causate da questi terroristi e da coloro che li supportano”, ha commentato l’esercito indiano, alludendo al Pakistan, accusato di fornire rifugio e supporto ai miliziani.
Il Pakistan ha negato qualsiasi coinvolgimento e ha accusato l’esercito indiano di avere ucciso due soldati pakistani che stavano pattugliando il confine che divide la regione contestata.
La tensione tra le due nazioni confinanti, entrambe potenze nucleari, era già alta dopo un’estate caratterizzata da violenti scontri in Kashmir tra la polizia indiana e manifestanti, secondo Nuova Delhi sostenuti dal Pakistan, che chiedevano maggiore autonomia e indipendenza, con vittime da entrambe le parti.