Un’alluvione ha colpito lo Stato del Tamil Nadu nell’India del sud
Più di 200mila persone sono state costrette ad abbandonare le proprie abitazioni. Chiuse le fabbriche e l'aeroporto della città di Chennai
Nello stato indiano di Tamil Nadu, nel sud del Paese, un’alluvione ha costretto oltre 200mila persone ad abbandonare le proprie abitazioni.
Le inondazioni sono la conseguenza delle abbondanti piogge che sono cadute sulla regione nelle ultime due settimane, le più forti dell’ultimo secolo.
Il Dipartimento meteorologico indiano prevede per il Tamil Nadu, stato popoloso con oltre 70 milioni di abitanti, altri tre giorni di precipitazioni torrenziali, escludendo la possibilità di una tregua del maltempo.
Anche se le inondazioni di oggi non hanno fatto vittime, si conta che dal giorno in cui le piogge violente sono iniziate, il 12 novembre 2015, sono 150 le persone che hanno perso la vita. Nel corso delle ultime 24 ore, nella sola capitale, Chennai, i feriti gravi sono stati 200.
Nella città principale del Tamil Nadu è paralizzato anche l’aeroporto, con le piste di decollo e atterraggio invase di acqua e 25 voli cancellati.
Anche le industrie che sorgono attorno alla città, la quinta più grande dell’India e la quarta più popolosa del Paese, sono state chiuse. La capitale del Tamil Nadu è considerata la Detroit dell’India per il grande numero di impianti di produzione di automobili che sono dislocati intorno alla città.
Hanno subito danni considerevoli anche le piantagioni di riso e canna da zucchero, di cui il Tamil Nadu è uno dei maggiori produttori.
Il primo ministro indiano Narendra Modi ha mobilitato le squadre di salvataggio e le forze paramilitari per le operazioni di soccorso. Modi ha detto di ritenere che siano i cambiamenti climatici globali la causa delle piogge fuori stagione e delle inondazioni che hanno colpito lo Stato meridionale dell’India. “Stiamo scontando l’impatto dei frenetici cambiamenti climatici” degli ultimi anni, ha dichiarato via Twitter il primo ministro indiano.