Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 06:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Marine Le Pen dovrà restituire 339mila euro al parlamento europeo

Immagine di copertina

La leader del Fronte Nazionale è accusata di uso improprio delle risorse parlamentari, per aver assunto due assistenti, pagati dall'Ue, che hanno lavorato per il partito

Il parlamento europeo ha chiesto a Marine Le Pen, leader del Fronte Nazionale, 339mila euro, perché accusata di uso improprio delle risorse parlamentari. 

La leader del partito di estrema destra è accusata di aver infranto le regole del parlamento per aver assunto due assistenti, Thierry Légier e Catherine Griset, per svolgere lavori non parlamentari pur essendo pagati dall’istituzione dell’Ue. I due avrebbero infatti lavorato esclusivamente per il partito. Attualmente è indagata dall’ufficio antifrode Ue (Olaf).

Klaus Welle, segretario generale del parlamento, aveva scritto a Le Pen nel mese di settembre chiedendo la prova che i suoi assistenti rispettassero i termini del loro rapporto di lavoro. A Le Pen era stato dato un mese per rispondere, ma non è mai giunta risposta. 

Il suo avvocato, Marcel Ceccaldi, ha detto di voler presentare ricorso presso la Corte di giustizia europea.

Ceccaldi ha aggiunto che gli avvocati del Fronte Nazionale stavano progettando una conferenza stampa al parlamento europeo per denunciare quella che è stata definita “persecuzione” di un’importante leader euroscettica.

“Si tratta di un’azione che si propone di mettere a tacere coloro che criticano il funzionamento dell’Unione europea”, ha detto. “È una mossa politicamente motivata, e abbiamo intenzione di combattere, facendone un caso globale contro il parlamento e le istituzioni europee, che hanno oltrepassato il loro potere”. 

Secondo il legale, il parlamento potrebbe requisire più della metà dello stipendio di Le Pen per recuperare il denaro. Si tratterebbe di un duro colpo finanziario per la leader di un partito che è a corto di liquidi e sta lottando per finanziare la campagna presidenziale del 2017, come riferisce Politico. Il partito euroscettico e anti-immigrazione ha bisogno di 12 milioni di euro per finanziare la sua campagna, e al momento può contare solo su 4 milioni. 

Le sanzioni finanziarie contro Marine Le Pen fanno eco a quelle imposte a suo padre, Jean-Marie Le Pen. L’ex capo del Fronte nazionale, che è anche un eurodeputato, è stato accusato nel mese di giugno di abuso di risorse e gli è stato ordinato di rimborsare 320mila euro. 

Tre altri eurodeputati, Sophie Montel, Dominique Bilde e Mylène Troszczynski, – sono stati sottoposti alle procedure per recuperare i fondi legati al presunto uso improprio di assistenti parlamentari. A loro sono stati chiesti 50mila euro. 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Esteri / Donald Trump vuole il controllo della Groenlandia e del Canale di Panama
Esteri / Paesi Bassi: 5 condannati per gli scontri di Amsterdam con i tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv
Esteri / Mi manda Donald Trump: ecco chi è Tilman Fertitta, nominato prossimo ambasciatore Usa in Italia
Esteri / Raid di Israele a Gaza City: ucciso un operatore della Protezione civile. Almeno 45.338 morti nella Striscia dal 7 ottobre 2023. Qatar: "I colloqui per la tregua continuano". Tel Aviv chiede una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu per condannare gli attacchi Houthi. Il ministro della Difesa Katz: "Prenderemo di mira i leader del gruppo in Yemen". Il governo Netanyahu ordina altri missili
Esteri / La battaglia dell’Antitrust a Google sul caso Chrome
Esteri / Guerra in Ucraina, Donald Trump: “Vladimir Putin vuole un incontro il prima possibile”. Ma Mosca frena
Esteri / Gaza: oltre 45.300 morti dal 7 ottobre 2023. Al-Jazeera: “Altre 14 vittime nei raid odierni di Israele". Israele, attentato contro un soldato a Gerusalemme: ferito l'aggressore. Libano: il premier Mikati visita le postazioni militari nel sud. Siria: il leader di Hts riceve a Damasco il ministro degli Esteri giordano Safadi