In Francia il livello della Senna continua a salire e le piogge non si fermano
Il museo Louvre e il museo d'Orsay sono stati chiusi per prevenire eventuali danni alle opere d'arte. In Germania il maltempo ha provocato 9 vittime
Il maltempo e le piogge torrenziali in Francia non accennano a diminuire. È previsto per oggi un ulteriore peggioramento dei livelli di acqua della Senna, che potrebbe raggiungere i 6 metri. Era da trent’anni che non si verificava niente di simile.
Il museo Louvre e il museo d’Orsay sono stati chiusi per prevenire eventuali danni alle opere d’arte di inestimabile valore. Ai visitatori non sarà consentito l’accesso alle gallerie per permettere agli addetti del museo di mettere in salvo quadri, statue e il resto del patrimonio artistico.
Le inondazioni in Francia e Germania hanno provocato in totale almeno 11 vittime e costretto migliaia di persone a lasciare le proprie case.
Il presidente francese Francois Hollande ha detto che la questione climatica diventa sempre più allarmante e rappresenta sempre di più una sfida globale. Ha dichiarato inoltre lo stato di calamità naturale nelle aree più colpite che permetterà di sbloccare fondi per far fronte all’emergenza.
A Parigi barriere di sicurezza sono state installate lungo la Senna, che ha rotto gli argini in alcuni punti. Circa 25.000 persone sono rimaste senza energia elettrica a Parigi e nella Francia centrale.
A Nemours almeno 3.000 persone sono state evacuate dal centro della città. Il fiume Loing, un affluente della Senna, ha raggiunto livelli che non si vedevano dalle devastanti inondazioni del 1910.
In Germania in tutto sono 9 le vittime delle alluvioni. L’episodio più grave si è verificato a Simbach am Inn in Baviera, nella Germania meridionale, dove una donna di 78 anni, la figlia di 56 anni e la nipote di 28 anni sono annegate nel seminterrato della loro casa.
Anche in Belgio si sono verificate piogge torrenziali e inondazioni nelle aree di Anversa, Limburgo e Liegi.
Manca una settimana all’inizio degli Europei di calcio che si terranno in varie città francesi. E nel frattempo migliaia di cittadini continuano a protestare contro la riforma del lavoro.