Scatta il divieto di vendita alcolici vicino agli stadi degli Europei
Le devastazioni degli hooligans e la morte di un tifoso irlandese ubriaco caduto mentre scavalcava una ringhiera hanno spinto il governo francese a vietare l’alcol
Il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, ha annunciato il divieto di vendita di alcolici nelle “zone a rischio”, come le aree attorno agli stadi alla vigilia e nel giorno delle partite di Euro 2016.
“Questa misura influenzerà l’ordine pubblico, relativo ai negozi, locali e agli addetti autorizzati alla vendita d’asporto. I prefetti possono anche vietare il posizionamento di sedie e poltroncine che potrebbero essere usate come proiettili”, ha spiegato il ministro.
Inoltre, ai gestori di bar e ristoranti potrebbe essere imposto il divieto di servire bevande in bottiglia e bicchieri di vetro che potrebbero diventare armi da battaglia.
La decisione del governo francese è arrivata dopo tre giorni di scontri a Marsiglia, devastata dagli hooligans e dai tifosi russi, complici i fiumi di birra e altri alcolici che le due tifoserie hanno consumato.
E nella notte tra domenica e lunedì c’è stata la prima vittima di Euro 2016 causata dall’alcol: un tifoso dell’Irlanda del Nord è morto precipitando da un’altezza di otto metri. Secondo la ricostruzione dei testimoni, il giovane di 24 anni era ubriaco e stava scavalcando una ringhiera, quando ha perso l’equilibrio e ha sbattuto la testa nella caduta.
L’appello del governo francese a vietare gli alcolici è stato recepito dal prefetto di Lens, la città dove lunedì 13 giugno alle 21 si affronteranno Italia e Belgio.