Controlli più rigidi alle frontiere dell’Unione europea
Dopo gli attacchi di Parigi, la Francia ha formulato una proposta volta a irrigidire i controlli e la sicurezza per chiunque viaggi all'interno dell'area Schengen
Il governo francese vuole aumentare i controlli e le misure di sicurezza per le persone che transitano, in entrata e in uscita, all’interno dei 26 Paesi europei dell’area Schengen, in cui non sono inclusi Regno Unito e Irlanda.
La proposta giunge in seguito agli attentati di Parigi che hanno sconvolto la città parigina e messo in allerta il governo. I dettagli del piano proposto dalla Francia sono elencati in una bozza lunga tre pagine, ottenuta dal quotidiano britannico The Guardian, e si focalizzano su una serie di punti qui riassunti:
• L’adozione rapida di nuove misure di sicurezza, facendo riferimento al sistema PNR (Passenger Name Record), che trattiene le informazioni di qualunque passeggero in transito nell’Unione europea per via aerea.
• Nuove riforme che regolino in modo più rigido il commercio delle armi all’interno dell’Unione, in particolare in merito alla creazione di norme più precise sulla vendita di armi su internet e alla tracciabilità delle armi da fuoco all’interno dell’Ue attraverso l’adozione di un sistema comune di contrassegni elettronici per le armi.
• Un controllo più severo delle transazioni in denaro contante e tramite l’utilizzo di altri mezzi di pagamento non elettronico.
• Una condivisione maggiore di intelligence all’interno dei confini dell’Unione europea.
• Il dispiegamento di “gruppi a risposta rapida” a controllo della frontiera greco-turca.
• Un controllo “immediato, rinforzato, sistematico e coordinato dei confini esterni dell’area Schengen”.
• Un controllo sistematico delle banche dati anti-terrorismo.
• Un esame molto più rigido delle “persone in arrivo nell’Unione europea”.
Se i Paesi dell’Unione europea dovessero effettivamente adottare queste norme, i cittadini irlandesi e britannici dovranno affrontare controlli maggiori per entrare nell’area Schengen.