Un cyberattacco ha colpito diverse istituzioni ucraine
Diverse istituzioni ucraine, sia pubbliche che private, sono state colpite da un cyberattacco martedì 27 giugno. A renderlo noto è la Banca Centrale dell’Ucraina che ha per prima diffuso la notizia che diversi istituti bancari sono stati bersagliati da un virus sconosciuto. Successivamente, il ministero dell’Interno di Kiev ha parlato di una versione differente del virus Wanna-Cry, che l’agenzia svizzera Melani ha identificato con il virus Petya.
“Come risultato di questo attacco si sono verificate difficoltà da parte delle banche nel fornire servizi ai propri clienti e nello svolgere le operazioni ordinarie” ha aggiunto la banca centrale, che si è detta fiduciosa nei sistemi di difesa degli istituti bancari contro tali minacce informatiche.
Anche l’azienda energetica nazionale Ukrenergo ha annunciato di essere stata colpita dall’attacco, senza però che questo abbia creato problemi all’erogazione delle forniture energetiche. L’azienda tedesca di grande distribuzione Metro ha dichiarato inoltre che i suoi punti vendita in Ucraina sono stati colpiti dall’attacco. Anche alcuni strumenti di controllo delle radiazioni situati nei pressi dell’ex centrale nucleare di Chernobyl sono stati utilizzati in maniera manuale dopo l’attacco informatico.
Successivamente anche il governo, attraverso il vice primo ministro Pavlo Rozenko, ha reso noto di essere stato colpito nell’attacco, che avrebbe interrotto il funzionamento della rete internet dell’esecutivo. L’aeroporto di Kiev, il più grande del paese, è anch’esso stato colpito dall’attacco, annunciando possibili ritardi nei voli. L’attacco è stato definito dal premier ucraino Groysman come “senza precedenti”.
Anche aziende con base fuori dai confini ucraini hanno annunciato di essere state colpite da un attacco informatico, tra cui la Rosneft, compagnia petrolifera russa, che ha dichiarato come la produzione non sia stata però danneggiata. La banca centrale russa ha invece parlato di casi isolati di virus che hanno colpito i sistemi informatici di alcune banche, ma che la situazione è successivamente tornata alla normalità.
Hanno poi dichiarato di essere state colpite anche l’agenzia pubblicitaria britannica WPP ed alcuni terminal di container navali al porto di Rotterdam, nei Paesi Bassi, tra cui quello della compagnia danese Maersk. Anche il governo norvegese ha dichiarato che una sua compagnia internazionale, di cui non ha fatto il nome, è stata colpita dal virus.
Al momento non sono noti gli autori del cyberattacco. Secondo il consiglio per la sicurezza dell’Ucraina ci sarebbero elementi che possono ricondurre l’attacco alla Russia.