Le vittime dell’incendio del grattacielo a Londra potrebbero non essere mai identificate
Lo ha riferito la polizia nel terzo giorno di ricerche, aggiungendo che i morti al momento sono 30. Non ci si aspetta di trovare altri sopravvissuti
La polizia britannica ha reso noto che potrebbe non essere mai in grado di identificare tutte le persone che sono morte nell’incendio divampato nel grattacielo di 24 piani nella zona occidentale di Londra.
Finora il bilancio delle vittime accertate è di 30, ma le autorità si aspettano che la cifra salga dal momento che ci sono ancora decine di dispersi, tra cui anche i due italiani Gloria Trevisan e Marco Gottardi, che vivevano al penultimo piano del palazzo.
I servizi di emergenza stanno operando per il terzo giorno alla ricerca dei corpi nel grattacielo di Grenfell Tower a North Kensington. I vigili del fuoco hanno detto che non si aspettano di trovare altri sopravvissuti.
Sei vittime del rogo sono state provvisoriamente identificate. Ma il comandante della polizia metropolitana Stuart Cundy ha detto che c’è “il rischio che purtroppo non saremo in grado di identificare tutti”. Alla domanda se il numero delle vittime sia oltre i cento, Cundy ha detto che spera che la cifra non diventi il triplo.
Intanto la premier Theresa May ha ordinato di aprire un’inchiesta pubblica sull’accaduto, dicendo che le vittime “meritano una risposta”.
La prima ministra è stata criticata per non aver incontrato le persone sopravvissute alla tragedia giovedì 15 giugno quando ha visitato il luogo della tragedia.