Abbiamo sempre buttato le bottiglie di plastica nel modo sbagliato: ecco come si fa
Dal modo in cui si devono schiacciare, alla lettura dell'etichetta: ecco cinque consigli su come smaltirle correttamente
La plastica ha invaso i nostri mari e i nostri oceani, in ogni sua forma. Dal sacchetto al fusto di detersivo, sino alle microplastiche: componenti molto piccole che derivano dall’utilizzo di prodotti cosmetici e dell’igiene personale, che finiscono per scalare la catena alimentare della fauna marina fino a raggiungere la nostra tavola.
Come risolvere questo problema? Il primo passo è quello di imparare a smaltire questo materiale in maniera corretta. A incominciare dalle bottiglie. SkyTg24 ha realizzato un’infografica con cinque consigli pratici per migliorare il processo di riciclo e diminuire così l’inquinamento.
1. Leggere bene le etichette
Molte bottiglie non sono fatte di plastica, ma di un materiale riciclabile da mettere nel bidone della carta.
2. Schiacciare le bottiglie per lungo
La maggior parte delle persone schiaccia le bottiglie dall’alto verso il basso, accartocciandole. Ma questo è sbagliato. Bisogna appiattirle per il verso della lunghezza, come sottilette.
3. Avvitare i tappi alle bottiglie
Un tempo era consigliato dividere i tappi dalle bottiglie di plastica, perché fatti con materiali leggermente diversi. Ora i macchinari di raccolta sono in grado di separarli. Riavvitare i tappi una volta accartocciata la bottiglia aiuta a farle mantenere la forma.
Molti conservano separatamente i tappi, per finanziare con la loro vendita progetti di beneficenza. Anche in questo caso, la cifra ottenuta con grandi quantità di tappi è bassa rispetto al guadagno che si otterrebbe a riempire in maniera più ottimizzata i bidoni, e di conseguenza i camion della raccolta differenziata.
4. Usare i bidoni corretti
Uno dei problemi della raccolta differenziata è dovuto al fatto che le persone sbagliano i bidoni in cui buttare i rifiuti. È fondamentale fare attenzione.
5. Non mischiare la plastica
Una pratica comune è quella di mischiare a casa e in ufficio tutta la plastica in un unico contenitore. In realtà quella differenziata riguarda solo gli imballaggi, come le bottiglie.