L’Isis ha rivendicato l’attacco nel Sinai
Un camion dei rifiuti imbottito di esplosivo era stato lanciato lunedì 9 gennaio contro un checkpoint nella città egiziana di el-Arish, uccidendo dieci persone
L’Isis ha rivendicato l’attacco di lunedì 9 gennaio 2017 nella penisola del Sinai, in Egitto, costato la vita a dieci persone.
Lo rende noto l’agenzia di stampa Amaq legata al sedicente califfato martedì 10 gennaio.
Ieri un attentatore suicida a bordo di un camion dei rifiuti imbottito di esplosivo si era lanciato contro un checkpoint all’esterno di un edificio della polizia egiziana nella città di el-Arish.
L’esplosione aveva distrutto tre piani, seppellendo diverse persone sotto le macerie.
Il gruppo estremista ha spesso colpito le forze di sicurezza egiziane nella penisola del Sinai, dove le forze armate faticano a contenere un’insurrezione che punta a creare una provincia del sedicente Stato islamico nella regione. Si stima che nell’area siano attivi tra i mille e i 1.500 miliziani.
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