Come si arriva a Cuba dagli Stati Uniti
I due paesi hanno siglato un accordo per reintrodurre i voli commerciali. Questo renderà più facile raggiungere L'Avana rispetto al passato
Il 16 febbraio del 2016 gli Stati Uniti e Cuba hanno siglato un accordo che prevede la reintroduzione dei voli commerciali tra i due paesi: si tratta di una delle ultime restrizioni ancora in vigore che erano state imposte dagli Stati Uniti verso l’isola di Cuba come parte dell’embargo e che, nell’ultimo periodo, stanno gradualmente cadendo.
Nei mesi precedenti, infatti, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama aveva annunciato l’avvento di “un nuovo corso” nei rapporti tra i due paesi. In quest’ottica, le restrizioni per i cittadini statunitensi sui viaggi a Cuba sono state drasticamente ridotte.
Una volta, infatti, un cittadino americano che voleva recarsi a Cuba doveva fare una speciale richiesta e attenderne l’approvazione prima di poter partire. Oggi, invece, sono state istituite 12 categorie di viaggio.
Un video del sito Vox mostra perché un cittadino statunitense dovrebbe visitare l’isola di Cuba
Un cittadino degli Stati Uniti, dunque, può tranquillamente acquistare – anche online – un biglietto e registrarsi in una di queste 12 categorie attraverso un apposito sito internet, senza necessità di richiedere permessi speciali e di dover attendere.
Se i viaggi per Cuba dagli Stati Uniti fino a oggi sono stati molto cari, il ritorno dei voli commerciali tra i due paesi potrebbe anche far crollare questo prezzo.
Le 12 categorie che il governo statunitense ha individuato per suddividere il tipo di viaggiatori a Cuba sono:
1 – Le persone che si recano a Cuba per visite ai propri parenti che vivono nell’isola.
2 – Chi si reca nell’isola per viaggi per conto del governo degli Stati Uniti o di organizzazioni internazionali.
3 – I viaggiatori che vi si recano per attività giornalistica.
4 – Tutti coloro che per ragioni professionali, di ricerca o per un incontro, devono recarsi a Cuba.
5 – Viaggi legati all’istruzione.
6 – Viaggi di tipo religioso.
7 – Partecipazione a eventi pubblici, ragioni mediche, eventi, manifestazioni sportive e culturali.
8 – Viaggi a sostegno del popolo cubano.
9 – Viaggi per progetti umanitari.
10 – Attività di fondazioni private o istituti di ricerca.
11 – Attività di import-export e trasmissione di informazioni e di materiale.
12 – Attività di esportazione che possono essere autorizzate in base alle attuali legislazioni che regolano i rapporti tra Stati Uniti e Cuba.
In altri termini, i cittadini statunitensi che vorranno recarsi a Cuba per prendere semplicemente il sole su una spiaggia, non potranno ancora andarci con questa facilità. Tuttavia, sono molte le ragioni per cui potranno recarsi compilando semplicemente un modulo online.
Il senatore dell’Arizona Jeff Flake, repubblicano, che è uno dei principali sostenitori della politica di Obama di riappacificazione con Cuba, ha riferito che quasi tutti cittadini degli Stati Uniti potranno recarsi in viaggio a Cuba rientrando in una di queste categorie.
Anche l’avvocato Robert Muse, specializzato nella legislazione dei rapporti tra Stati Uniti e Cuba, ha riferito al New York Times che se un cittadino statunitense non si riesce a collocare all’interno di una di queste 12 categorie, vuol dire che non sta davvero provando a partire per Cuba.
Con questo, Muse non intende che gli americani debbano inventarsi sotterfugi disonesti per visitare l’isola caraibica, ma che possono tranquillamente pianificare un viaggio che si adatti perfettamente alle nuove regole.