Cosa succederà alle relazioni con Cuba dopo la vittoria di Trump
In simultanea con la vittoria di Trump alle presidenziali negli Stati Uniti, Cuba ha annunciato l’avvio di cinque giorni di esercitazioni militari
Cuba ha annunciato l’avvio di cinque giorni di esercitazioni militari in tutto il paese “per preparare le truppe e la popolazione ad affrontare una serie di azioni nemiche”.
Il governo non ha collegato le esercitazioni su scala nazionale al risultato delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, ma il loro annuncio è arrivato in contemporanea alla sorprendente vittoria di Donald Trump.
È la settima volta che Cuba organizza le operazioni chiamate “Bastion Strategic Exercise” in risposta ai picchi di tensione con gli Stati Uniti. La prima esercitazione di questo tipo risale al 1980 dopo la vittoria nelle elezioni presidenziali di Ronald Reagan.
Trump durante la campagna elettorale ha promesso di ritornare su alcune concessioni fatte da Obama per favorire il processo di normalizzazione delle relazioni tra le due nazioni, a meno che Castro non conceda maggiori libertà ai cittadini, un’ipotesi considerata virtualmente impossibile.
Inoltre si è detto contrario alla soppressione dell’embargo commerciale e finanziario imposto all’isola dal 1962 che avrebbe messo fine a mezzo secolo di ostilità nata durante la Guerra Fredda.
Le esercitazioni prevedono “movimenti di truppe, di materiale bellico, voli dell’aviazione e, se necessario, esplosioni”.
La notizia della vittoria di Trump è stata accolta con preoccupazione a Cuba e tra gli espatriati residenti negli Stati Uniti.
La normalizzazione delle relazioni aveva generato un boom di visite turistiche nell’isola caraibica, che era improvvisamente diventata un luogo di investimento interessante per gli imprenditori statunitensi.
La vittoria di Trump, inoltre, potrebbe dare ragione a quanti all’interno del partito comunista cubano erano contrari ai negoziati, preoccupati che Cuba si stesse avvicinando troppo velocemente agli Stati Uniti.
Il presidente cubano Raul Castro, come ha annunciato il ministro degli Esteri dell’isola in un comunicato, “ha inviato un messaggio di felicitazioni a Donald Trump”.
Tuttavia la maggioranza dei cubani teme che la vittoria di Trump significhi perdere i pochi miglioramenti che avevano avuto le loro vite in seguito al boom turistico successivo alla distensione.