Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

I leader di Taiwan e Cina si incontreranno per la prima volta dopo 70 anni

Immagine di copertina

L’incontro tra Xi Jinping e Ma Ying-jeou avverrà sabato 7 novembre a Singapore, un Paese che ha buone relazioni con entrambe le parti

Il presidente della Cina Xi Jinping e il leader di Taiwan Ma Ying-jeou si incontreranno a Singapore sabato 7 novembre. Si tratta del primo vertice dei leader di Cina e Taiwan dalla rivoluzione comunista cinese del 1949 e dalla ritirata dei nazionalisti cinesi oltre lo stretto di Formosa.

L’incontro sarebbe stato organizzato per “scambiarsi opinioni su come promuovere lo sviluppo delle relazione tra i due lati dello stretto di Formosa” così ha dichiarato Zhang Zhijun, il direttore dell’ufficio per gli affari di Taiwan del Consiglio di Stato.

Charles Chen, un portavoce del presidente Ma, ha dichiarato che non è stata prevista la stesura di alcun accordo durante l’incontro.

Il vertice di sabato 7 novembre segue la linea d’azione del presidente cinese Xi, che sembra più propenso a correre rischi rispetto ai suoi predecessori in materia di politica estera. L’hanno dimostrato i suoi incontri del 21 ottobre in Regno Unito nella sua visita di due settimane fa e l’incontro con il leader dell’opposizione del Myanmar, Dawn Aung San Suu Kyi, nonostante la Cina abbia sempre appoggiato il regime militare nel Paese.

L’incontro con il presidente Ma avviene in una fase in cui la Cina sta portando avanti un’espansione territoriale con la costruzione delle isole artificiali dell’arcipelago Spratly nel Mar cinese meridionale. Nonostante ciò, il vertice può essere considerato un gesto di riconciliazione nei confronti del leader del partito Kuomintang, che rischia di perdere le elezioni del gennaio 2016, ma potrebbe anche favorire il partito di opposizione di Taiwan, il Democratic Progressive Party (Dpp), che è dato come favorito.

Nonostante negli ultimi anni i legami tra Cina e Taiwan siano migliorati, il governo Cinese continua a portare avanti la stessa linea politica di sempre per quanto riguarda l’isola oltre lo stretto di Formosa, sostenendo che la riunificazione tra la provincia separatista e la Cina continentale debba necessariamente avvenire, in caso anche con la forza.

L’ultimo incontro tra i leader di Cina e Taiwan avvenne nel 1945, quando il leader di Kuomintang Chiang Kai-shek e il rivoluzionario cinese Mao Tse-tung si incontrarono a Chongqing, la capitale cinese al tempo della Seconda guerra mondiale. Altri incontri, svoltisi tra rappresentanti di livello più basso per entrambe le parti, continuarono a esserci anche dopo quel vertice, ma Mao e Chiang non si videro più.

Da quando il Kuomintang si è stabilito sull’isola di Taiwan, che è stata sotto il controllo giapponese fino al 1945, ha voluto sempre mantenere il nome di Repubblica di Cina e si era anche inizialmente riproposto di riconquistare la Cina continentale.

Da allora, però, le relazioni tra Taiwan e Cina sono migliorate: gli scambi commerciali sono aumentati e sono state attenuate le restrizioni sui viaggiatori cinesi, dando loro la possibilità di visitare l’isola molto più facilmente.

Diversi leader di Pechino si sono mostrati cauti, tuttavia, in merito agli incontri con i rappresentanti di Taiwan, perché hanno paura che potrebbero in qualche modo legittimare il governo dell’isola, che la Cina ha invece tentato di isolare per più di mezzo secolo.

Anche a Taiwan la situazione non è molto differente: secondo alcuni analisti, nonostante il partito Kuomintang non stia ottenendo dei buoni risultati nei sondaggi di opinione, il popolo taiwanese vuole mantenere lo status quo e non desidera l’annessione alla Cina continentale.

Taiwan è ufficialmente chiamata Repubblica di Cina, è di fatto indipendente dalla Cina e ha una sua costituzione, ma la sua indipendenza non è stata mai formalizzata. Non è un membro delle Nazioni Unite e ha lottato per tanto tempo contro l’isolamento diplomatico.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Esteri / La Cina è già pronta alla guerra con gli Stati Uniti d’America
Esteri / Francia-Germania: perché l’asse che reggeva l’Europa si è arrugginito
Esteri / Siria: Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham
Esteri / Ucraina: scontro a distanza tra Putin e Zelensky e la Russia torna a bombardare Kiev
Esteri / Gaza: oltre 45.200 morti dal 7 ottobre 2023, 77 nelle ultime 24 ore. Cisgiordania: coloni assaltano e incendiano una moschea in un villaggio palestinese. Israele apre un'indagine. La Svezia non finanzierà più l’Unrwa. Siria: delegazione Usa incontra al-Jolani a Damasco. Centcom: "Ucciso in un raid il leader dell'Isis"
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Perché Luigi Mangione, accusato dell’omicidio dell’a.d. di United Healthcare, è stato incriminato per terrorismo?