Chi rinuncia al premio mondiali
Per ora, le nazionali di Grecia e Algeria. Entrambe per ragioni diverse, ma con un forte messaggio
Secondo quanto riportato dal Daily Mail, la nazionale di calcio dell’Algeria donerà il premio di 9 milioni di dollari che ha ottenuto raggiungendo gli ottavi di finale dei mondiali alla popolazione di Gaza.
“Loro ne hanno più bisogno di noi”, avrebbe detto, sempre secondo quanto riportato dal Daily Mail, il centravanti algerino e dello Sporting Lisbona Islam Slimani, una delle bandiere della sua nazionale che ha raggiunto lo storico risultato degli ottavi di finale. L’Algeria si è arresa alla Germania solo ai tempi supplementari.
Oltre al messaggio di solidarietà, la scelta della nazionale algerina rappresenta un chiaro segnale in favore della popolazione di Gaza nell’ambito della situazione del Medio Oriente.
Ma l’Algeria non è l’unica nazionale, fino ad ora, ad aver rinunciato al premio-ottavi. La nazionale greca infatti, che ha raggiunto il suo miglior risultato nella storia dei mondiali, uscendo solo ai rigori nel match con la Costa Rica, ha deciso di non percepire il premio cui avrebbero avuto diritto.
In una lettera scritta al premier Antonis Samaras, i giocatori greci hanno detto che scendono in campo per il loro Paese e il loro popolo, e perciò non vogliono premi in denaro, ma solo il sostegno del governo per la costruzione di un nuovo centro di allenamento.
Anche questa scelta della Grecia rappresenta un chiaro segnale politico, quello cioè di non voler gravare sulle casse di uno dei Paesi che più di tutti ha subito gli effetti della crisi economica e in cui la popolazione è costretta a grandi sacrifici per risolvere il problema del debito pubblico.