Austria, il parlamento approva una legge per respingere i richiedenti asilo alla frontiera
Con questo nuovo provvedimento, il governo vara misure più restrittive per le richieste d'asilo. Il ministro dell'Interno: "Non possiamo sobbarcarci tutto il peso"
Il parlamento di Vienna ha adottato oggi mercoledì 27 aprile una legge più restrittiva per le richieste d’asilo che permetterà al governo di dichiarare lo “stato di emergenza” e di respingere la maggior parte dei richiedenti asilo, inclusi quelli provenienti dalla Siria, direttamente alla frontiera.
Il gruppo a difesa dei diritti umani Amnesty International sostiene che questa legge compromette “il sacrosanto principio della protezione dei rifugiati provenienti da zone di guerra o vittime di persecuzioni”.
Il governo austriaco si difende sostenendo di essere costretto e di non avere altra scelta se le nazioni europee continuano a non voler fare la loro parte per limitare il flusso di migranti.
“Non possiamo sobbarcarci tutto il peso”, ha detto il ministro dell’Interno austriaco Wolfgang Sobotka.
La proposta austriaca arriva pochi giorni dopo la vittoria al primo turno delle elezioni presidenziali dell’estrema destra anti-immigrazione.
L’Austria ha ricevuto circa 90mila richieste d’asilo nel 2015, il secondo numero più alto in Europa in rapporto alla popolazione.
A febbraio Vienna ha limitato il numero di richieste che esaminerà fino a un massimo di 80 al giorno. Una decisione considerata dal commissario per l’ immigrazione Dimitris Avramopoulos “incompatibile” con le leggi dell’Unione europea.
L’Austria inoltre ha fatto pressione sulle nazioni dei Balcani di chiudere le frontiere per impedire ai migranti di raggiungere dalla Grecia l’Europa centrale.