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Home » Esteri

Perché Trump ha deciso di visitare l’Arabia Saudita nel suo primo viaggio oltreoceano

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Il presidente degli Stati Uniti vuole rafforzare i rapporti con il paese del Medio Oriente soprattutto nel contrasto all'Iran e al terrorismo

Il presidente degli Stati Uniti è partito per il suo primo viaggio oltreoceano. Donald Trump arriverà in Arabia Saudita e in seguito sarà in Vaticano e in Israele. La visita dell’inquilino della Casa Bianca in Arabia Saudita assume un’importanza particolare in seguito al Muslim ban deciso dall’amministrazione Trump per i viaggiatori che arrivano negli Stati Uniti da alcuni paesi a maggioranza musulmana. Il presidente era stato accusato di islamofobia per questo provvedimento.

Durante la campagna elettorale per la sua elezione, Donald Trump aveva fatto alcune affermazioni sul presunto coinvolgimento dell’Arabia Saudita nell’organizzazione degli attentati terroristici dell’11 settembre del 2001.

Dopo l’inizio della presidenza, l’approccio di Trump nei confronti dell’Arabia Saudita è cambiato soprattutto perché ha deciso di intensificare i rapporti con Riyadh in senso anti-iraniano. La svolta nelle relazioni è stata segnata dalla visita alla Casa Bianca del principe Muhammad bin Salman nel mese di marzo. 

L’accordo tra Arabia Saudita e Stati Uniti sull’Iran porterà all’aumento della vendita di armi statunitensi. Da Washington è prevista una maggiore tolleranza per quanto riguarda le denunce di violazione dei diritti umani da parte della monarchia di Riyadh. Infine, verrà sospeso il blocco delle forniture di munizioni per i bombardamenti contro i ribelli Houthi in Yemen, deciso nel 2016 dall’amministrazione Obama.

I due leader condividono la stessa linea sulla situazione siriana. La Cia insieme ad altre agenzie di intelligence occidentali sta inoltre aiutando le autorità saudite a contrastare il terrorismo che, dopo la vittoria contro al-Qaeda, è tornato nel paese a causa del sedicente Stato islamico.

All’Arabia Saudita viene rimproverato di non fare abbastanza per fermare i combattenti sauditi che partono per la Siria allo scopo di unirsi ai miliziani jihadisti. Sotto accusa anche i religiosi che nel paese si fanno portavoce di un’ideologia di intolleranza nei confronti delle altre religioni.

Per quanto riguarda i rapporti economici tra i due paesi, secondo alcune indiscrezioni, Trump spera di ottenere l’impegno saudita a un investimento di 40 miliardi di dollari negli Stati Uniti. 

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