Quattro persone uccise in Congo durante una manifestazione
Le proteste sono scaturite in seguito alla decisione del presidente Sassou Nguesso, al potere da 30 anni, di cambiare la costituzione per assicurarsi un nuovo mandato
Quattro persone sono rimaste uccise martedì 20 ottobre a Brazzaville, capitale della Repubblica del Congo, negli scontri tra manifestanti e polizia.
I dimostranti erano scesi in piazza per protestare contro il referendum costituzionale che permetterebbe al presidente Denis Sassou Nguesso di candidarsi nuovamente alle elezioni.
Sassou Nguesso, che ha 71 anni, ha governato il Paese per quasi trent’anni, dal 1979 al 1992, e poi dal 1997 fino a oggi. La costituzione gli impedisce di potersi candidare per un nuovo mandato, ma il presidente ha proposto un referendum costituzionale per rimuovere questo limite.
Secondo alcuni testimoni, quando i manifestanti hanno rifiutato di disperdersi e fermare la protesta, la polizia ha aperto il fuoco. Quattro persone sarebbero state uccise e i loro corpi sarebbero stati portati all’obitorio del quartiere Makelekele.
La tensione non è mai stata così alta a Brazzaville dal 1997, quando Sassou Nguesso prese il potere con un colpo di stato.
La Repubblica del Congo è in Africa centrale, ha quattro milioni di abitanti e fino al 1960 era un colonia francese.