L’attentatore di Berlino è stato ucciso a Milano
Durante un normale controllo stradale in piazza Primo Maggio a Sesto San Giovanni, intorno alle 3 di notte, la polizia ha risposto al fuoco di un uomo uccidendolo
L’uomo ucciso dalla polizia a Milano nella notte tra il 22 e il 23 dicembre è il 24enne tunisino Anis Amri, ricercato in tutta Europa per l’attentato di Berlino del 19 dicembre, durante il quale sono rimaste uccise 12 persone, inclusa l’italiana Fabrizia Di Lorenzo.
L’uomo è stato ucciso nei pressi di Milano durante un conflitto a fuoco con la polizia. Secondo quanto è emerso, durante un normale controllo stradale in piazza Primo Maggio a Sesto San Giovanni, intorno alle 3, l’uomo ha estratto una pistola e ha sparato agli agenti di una volante che hanno risposto al fuoco uccidendolo.
Secondo quanto riferito dalla polizia, la volante si sarebbe fermata di fronte alla stazione di Sesto San Giovanni, per un controllo di routine. L’uomo, alla richiesta di mostrare i documenti avrebbe tirato fuori una pistola dallo zaino e avrebbe sparato a un poliziotto, colpendolo a una spalla.
A quel punto gli agenti avrebbero risposto al fuoco, colpendo l’aggressore, poi deceduto. Il poliziotto colpito alla spalla è stato portato all’ospedale di Monza: le sue condizioni non sarebbero gravi.
L’uomo è stato identificato grazie a impronte digitali e tratti somatici. Non è chiaro se Amri fosse a piedi o in auto e come sia arrivato a Milano.
L’agente di polizia Cristian Movio è ricoverato in ospedale ma non è in pericolo di vita.
Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha confermato che Anis Amri è il ricercato per l’attentato di Berlino del 19 dicembre.
Le autorità tedesche sono state immediatamente avvertite.