Lombardia, respinta la mozione di sfiducia contro Gallera, ma il Pd accusa: “Voti segnati nello scrutinio segreto”
Italia Viva e +Europa non sostengono l'iniziativa del Pd, ma in merito alla compattezza della maggioranza di centrodestra vengono avanzati pesanti dubbi
Lombardia, respinta la mozione di sfiducia contro Gallera, ma il Pd accusa: “Voti segnati nello scrutinio segreto”
Se il primo giorno della Fase 2 in Lombardia sembra essersi concluso senza particolari problemi in merito alla viabilità e all’ordine pubblico, la seduta del Consiglio Regionale non è stata altrettanto tranquilla. In discussione c’era una mozione presentata dal Pd contro la gestione dell’emergenza Covid-19 sia parte dell’assessore Giulio Gallera, sia dai dirigenti del welfare regionale. Come aveva spiegato il capogruppo dem Fabio Pizzul, “tecnicamente non una mozione di sfiducia nei confronti di Gallera, ma nella sostanza sì”.
E che questo fosse il senso politico lo conferma lo stesso Gallera, che commenta così la bocciatura della mozione da parte dell’aula, al termine della votazione a scrutinio segreto: “È stata una giornata lunga e molto tesa. La mozione di sfiducia presentata da Partito democratico contro di me è stata bocciata con 49 voti. Ringrazio i 47 consiglieri di maggioranza per aver respinto in maniera compatta la mozione e i due consiglieri d’opposizione che hanno votato no ribellandosi al processo sommario inscenato. Prendo atto con soddisfazione che altri tre rappresentanti dell’opposizione si sono astenuti o non hanno partecipato al voto prendendo palesemente le distanze dall’iniziativa del Pd”.
Se il dato politico è che Italia Viva non ha partecipato al voto e +Europa ha dichiarato l’astensione, il Pd tuttavia denuncia: “Stasera in Consiglio regionale è avvenuto un fatto grave su cui andremo a fondo. Il segretario verbalizzante ha denunciato che i voti per il no alla mozione politica di sfiducia a Gallera sono stati segnati rendendo riconoscibile il voto. Se ciò fosse confermato dall’accesso agli atti faremo esposto”, dichiara il consigliere Pietro Bussolati. “Che la maggioranza di centrodestra in Lombardia per difendere Gallera debba usare il trucco truffaldino delle schede segnate la dice lunga sulla situazione di chi guida la Regione”, aggiunge Pizzul. “Questo atteggiamento è inqualificabile e in una situazione normale avrebbe dovuto portare alla ripetizione della votazione. Abbiamo posto la questione all’Ufficio di presidenza ma non escludiamo altre azioni. Prendiamo infine atto che la maggioranza di centrodestra ha deciso di assolvere in tutto e per tutto la gestione della sanità in Regione Lombardia e, di conseguenza, la poltrona dell’assessore Gallera”, chiosa il capogruppo del Pd.
La sua collega Paola Bocci aggiunge: “Non ci fermiamo qui comunque, ma continueremo con un’azione puntuale e costante a denunciare la mala gestione e gli errori fatti e a ribadire la necessità di garantire la piena sicurezza per una ripartenza. Ma più ancora la necessità di un sistema sanitario diverso diverso per la nostra regione, capace di investire sulla medicina di territorio e di valorizzare la sanità di prossimità”. Il Presidente della Regione Attilio Fontana, che alla vigilia della seduta aveva duramente criticato l’iniziativa del Pd contro Gallera, si dice soddisfatto per l’approvazione del cosiddetto “Piano Marshall”, riguardante investimenti complessivi per 3 miliardi di euro, di cui 400 milioni già destinati a interventi per tutti i Comuni e le Province lombarde. “È un provvedimento concreto che conferma la capacità di reagire, anche al Coronavirus, della Lombardia”, afferma Fontana, “Un investimento senza precedenti, che, in ogni fascia di intervento, supera di gran lunga i fondi del Governo per le città”. Il piano è stato approvato con 74 voti favorevoli, zero contrari e un astenuto.
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