Lombardia, l’opposizione attacca: “Fontana e Moratti coprono i loro errori con la scarsa trasparenza”
Le forze di opposizione nel consiglio regionale lombardo attaccano l’assessora al Welfare Letizia Moratti per aver “incaricato il Direttore Generale del Welfare, Marco Trivelli, di rispondere in Commissione Sanità a tutte le interrogazioni, interpellanze, domande e quesiti che sono stati posti da noi consiglieri in tema Covid-19, e che sono ancora inevasi”.
In seguito alla comunicazione fatta dal presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi, i consiglieri di centrosinistra commentano “se questo significa che l’assessora Moratti non si presenterà più in Commissione Sanità, a interloquire con noi, è inaccettabile, perché interagire con un assessore nella commissione preposta fa parte del lavoro che tutti noi facciamo concretamente per i cittadini e garantisce uno svolgimento democratico e interattivo dei lavori”.
“Non si lavora così in un Paese ancora alle prese con una pandemia tuttora in corso e in particolare in una delle regioni più colpite al mondo come la Lombardia”. Il consigliere del Pd Pietro Bussolati entra anche nel merito delle informazioni che, a suo dire, sono coperte dall’atteggiamento della maggioranza: “Lega e alleati negano ancora trasparenza. E a farne le spese sono i lombardi”, ha affermato in merito alla bocciatura della mozione presentata dai consiglieri di opposizione sulla mancanza di trasparenza sui dati relativi al Covid-19.
“Abbiamo chiesto semplicemente trasparenza nelle comunicazioni di Regione Lombardia con l’Istituto Superiore di Sanità (Iss), che hanno portato al grave errore che ha costretto imprese e lavoratori a pagare il prezzo della zona rossa ingiusta che hanno subito. Ci hanno risposto di no, non ci hanno messo nelle condizioni di verificare i dati reali”.
“Hanno detto no alla trasparenza, no al potenziamento del dipartimenti di statistica. No al ristoro dei danni patiti dalle imprese. Fontana e Moratti sono responsabili dell’errore e si trincerano dietro una cortina fumogena. Non rendono note le comunicazioni con l’Iss e non si assumono le responsabilità degli errori di Aria, controllata al 100 per cento da Regione Lombardia. A pagare le loro inefficienze sono i lombardi”.
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