Nuovi indagati al Pio Albergo Trivulzio. I parenti: “Silenzio inaccettabile, vogliamo il commissario”
Il portavoce Alessandro Azzoni sostiene la richiesta di un consiglio comunale straordinario per fare luce sulla situazione della "Baggina" e di tutte le RSA milanesi
L’inchiesta sul Pio Albergo Trivulzio vede il coinvolgimento di nuovi indagati, oltre al direttore generale Giuseppe Calicchio. Da cinque giorni l’istituto milanese non pubblica più sul proprio sito il bollettino quotidiano per aggiornare sulla situazione dei contagi, che secondo le testimonianze di alcuni lavoratori rimane comunque molto grave. L’inchiesta è stata aperta per epidemia e omicidio colposi e nei giorni scorsi i militari della Guardia di finanza hanno effettuato sequestri, perquisizioni e acquisizioni di documenti nelle strutture che fanno riferimento alla “Baggina” e negli uffici della Regione Lombardia.
L’escalation della situazione spinge Alessandro Azzoni, portavoce del Comitato Giustizia e Verità per le vittime del Trivulzio, a reiterare la propria richiesta di commissariamento della struttura. “A fronte delle nuove morti comunicate in queste ore dai parenti prosegue il silenzio da parte della dirigenza della più grande casa di cura di Italia”, dice Azzoni.
“Riceviamo notizie di ulteriori decessi avvenuti in queste ore all’interno del PAT, per i quali continuano a non essere eseguiti tamponi presso la struttura. Chiediamo pertanto che il Pio Albergo Trivulzio esegua da subito i tamponi sugli ospiti che hanno i sintomi tipici della malattia, dando la precedenza assoluta a coloro che versano in condizioni critiche, in modo da individuare con certezza l’origine della malattia e fornire cure adeguate”.
“Da notizie di agenzie di stampa apprendiamo che l’indagine si estende a nuovi indagati tra i vertici e i responsabili della Baggina. Apprendiamo che alcuni consiglieri chiedono un Consiglio comunale straordinario sulle RSA del Comune di Milano e, in particolare, sul Pio Albergo Trivulzio”.
“Che tutti si mobilitino al più presto! Cogliamo, quindi, l’occasione per ringraziare i sindacati dei pensionati CGIL CISL UIL della Lombardia che condividono la nostra richiesta di commissariamento della dirigenza del PAT. Non è più procrastinabile un intervento urgente per mettere la struttura in condizione di salvaguardare la salute degli ospiti”.