Milano “Città dei gatti”: i numeri di una passione che è anche un notevole business
Nonostante le limitazioni dovute alla pandemia di Covid-19, Milano rinnova la sua identità di “Città dei gatti”, dal nome del Festival che parte proprio oggi, per durare fino a domenica 21. Contro ogni superstizione, il 17 febbraio è dal 1990 il giorno nel quale si celebra l’elegante felino, ma nell’edizione 2021 il festival deve necessariamente ricorrere alla formula della “digital edition”, sul sito lacittàdeigatti.it, sulla pagina Facebook con lo stesso nome, nonché sul profilo di Wow Spazio Fumetto e sul canale YouTube YouPetTV.
Altri partner del Festival sono Radio Bau, Gatto Magazine, Ancos Milano, Urban Pet, Crazy Cat Cafè, Feliway, le associazioni animaliste Mondo Gatto, Gaia Animali e Ambiente ed EARTH e il Municipio 4. Ad aprire la rassegna alle 21.30 è l’incontro, seppure virtuale, con Simon Tofield, il creatore di Simon’s cat, la cui pagina Facebook vanta ben 6.628.517 follower.
Nel calendario c’è anche la conferma, il 19, di “Concerto in Miao”, condotto da Enrico Ercole: in diretta dalla Sala Ottocentesca di Palazzo Mercalli di Vigevano, La Città dei Gatti propone un concerto con brani di compositori come Domenico Scarlatti, Wolfgang Amadeus Mozart, Gioachino Rossini e Sergej Prokofiev, con un’incursione nel repertorio “leggero” arrivando a Gino Paoli, in quello jazz con “Tutti quanti voglion fare jazz” da Gli Aristogatti, fino a “Maramao”.
La presenza di gatti e più in generale di animali da compagnia nel nucleo familiare è una caratteristica sempre più marcata degli italiani. L’ultimo Rapporto Assalco – Zoomark, realizzato dall’Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia fotografa una crescita che vede ormai un rapporto prossimo a un animale per ogni essere umano: 29,9 milioni di pesci, 12,9 milioni di uccelli, 7,3 milioni di gatti, 7 milioni di cani, 1,8 milioni di piccoli mammiferi, 1,4 milioni di rettili. E la cura per i propri piccoli amici è davvero amorevole, come dimostra un giro di affari che vale 2.078 milioni di euro per un totale di 556.424 tonnellate di prodotti alimentari per i nostri pet.
Gli alimenti per gatto rappresentano il 52,6% del valore totale del mercato, pari a 1.093 milioni di euro, mentre quelli per il cane ne rappresentano il 47,4%, pari a quasi 986 milioni di euro. Nemmeno la pandemia ha fermato questo trend, affermando come l’alimentazione degli animali da compagnia fosse un’attività non differibile già nelle prime fasi del diffondersi del contagio.