Non solo Milano: così il centrosinistra è passato in vantaggio nei comuni lombardi
L'analisi del voto nel "profondo Nord" conferma la tendenza a premiare le liste puramente "civiche", ma i dati del primo turno vedono il PD ribaltare lo svantaggio della precedente tornata, in vista dei decisivi ballottaggi tra due settimane
Nel primo voto del post-Covid, il centrosinistra fa breccia in Lombardia, terreno storicamente ostile. Oltre a consolidare la propria presenza nell’area metropolitana milanese, dove il PD e i suoi alleati battono il centrodestra per 5-2 (in attesa di due ballottaggi significativi come Legnano e Corsico), a livello regionale si registra un sorpasso per nulla trascurabile, ancorché provvisorio.
Al netto dei ballottaggi che tra 15 giorni completeranno il quadro, si passa dal vantaggio del centrodestra a quello del centrosinistra. Il dato elettorale va infatti analizzato nel dettaglio, poiché nei comuni sotto i 15.000 abitanti – cuore pulsante di questo particolare territorio e in generale della società italiana – il fatto che la legge elettorale preveda un’unica lista a sostegno di ogni candidato sindaco complica l’analisi dei risultati. In alcuni casi, infatti, le liste prendono il nome dei comuni in questione, ma nel concreto rappresentano i partiti tradizionali, mentre in altri casi si tratta di “civiche” vere e proprie.
Se la precedente tornata elettorale aveva visto i “civici” trionfare in 20 comuni, con 11 successi del centrosinistra, 13 del centrodestra e 25 comuni commissariati, adesso la situazione si è ribaltata: le “civiche” vincono in 33 casi, ma il centrosinistra sale a 19 amministrazioni, contro 17 in mano al centrodestra (e i commissariamenti ovviamente vengono azzerati).
Risultato provvisorio, come si diceva, con riferimento non solo ai ballottaggi, ma anche alla possibilità che nel post-voto le amministrazioni vincenti sul piano locale scelgano l’una o l’altra area di riferimento nazionale. Ciò non rende il dato meno significativo sul piano qualitativo, come si apprezza nel dettaglio di ogni singola provincia
Provincia di Bergamo: 4 centrodestra – 3 centrosinistra – 6 liste civiche
Il centrodestra si conferma a Gazzaniga con Mattia Merelli e a Sorisole con Stefano Vivi, conquistando inoltre due comuni gestiti dal commissario prefettizio: Almè con Massimo Bandera e Cene con Edilio Moreni.
Il centrosinistra si conferma a Borgo di Terzo con Stefano Vavassori e a Cividate al Piano con Giovanni Battista Forlani, ma soprattutto espugna un comune significativo come Clusone, a due passi dal focolaio della Val Seriana, dove vince con Massimo Morstabilini.
Le liste civiche vincono a Colere (Gabriele Bettineschi), Fuipiano Valle Imagna (Luigi Elena), Mezzoldo (Stefania Siviero), Oneta (Angelo Dallagrassa), Parzanica (Battista Cristinelli) e Valleve (Gianfranco Lazzarini).
Provincia di Brescia: 4 centrodestra – 2 centrosinistra – 1 lista civica
Il centrodestra si conferma nei due comuni superiori ai 15.000 abitanti, con Roberto Tardani e Tiziano Alessandro Belotti, che conquistano un secondo mandato rispettivamente a Lonato del Gardo e a Rovato. Conferma anche per Renato Pasinetti a Travagliato, mentre Stefano Sala e Lorenzo Olivari conquistano due comuni commissariati: Capriano del Colle e Quinzano d’Oglio.
Il centrosinistra rimane alla guida di Roncadelle, pur cambiando il candidato: dopo Damiano Spada, ora tocca a Roberto Groppelli. L’altro successo si registra a Corte Franca, dove Anna Becchetti subentra al commissario prefettizio.
A Magasa vince il civico Federico Venturini.
Provincia di Como: 2 centrodestra – 3 centrosinistra – 5 liste civiche
Al centrodestra vengono assegnati un comune precedentemente amministrato da una lista civica (Asso, dove vince Tiziano Aceti) e uno commissariato (Plesio, col successo di Celestino Pedrazzini).
Il centrosinistra si conferma a Lipomo con Alessio Cantaluppi e aggiunge alla lista sia Casnate con Bernate, dove Anna Celestina Seregni strappa il successo alla destra, che Lambrugo, dove Andrea Sala subentra al commissario prefettizio.
I civici si confermano a Turate con Alberto Oleari e a Montorfano con Giuliano Capuano. Subentrano invece ai commissari sia Roberto Canesi a Campione d’Italia che Laura Romanò a Valsolda.
Provincia di Cremona: 1 centrodestra – 2 centrosinistra – 0 liste civiche
Gabriele Gallina si conferma a Soncino per il centrodestra.
Il centrosinistra vince a Corte de’ Frati, dove Giuseppe Rossetti subentra a Rosolino Azzali, e a Persico Dosimo, dove il commissario lascia il posto a Giuseppe Bignardi.
Provincia di Lecco: 1 centrodestra – 2 centrosinistra – 3 liste civiche – 1 ballottaggio
Il capoluogo di provincia va al ballottaggio, con Giuseppe Ciresa (centrodestra) al 48,71% in vantaggio su Mauro Gattinoni (centrosinistra) che ottiene il 41,67%.
L’unico successo del centrodestra al primo turno è firmato da Sandro Cariboni, che a Sueglio prende il posto del commissario.
Per il centrosinistra c’è la conferma di Stefano Motta a Calco, mentre a La Valletta Brianza si assiste alla successione tra Roberta Trabucchi e Marco Panzeri.
I civici vincono a Ballabio con Giovanni Bruno Bussola, a Esino Lario con Pietro Pensa e a Mandello del Lario con Riccardo Fasoli, replicando i successi della scorsa tornata.
Provincia di Lodi: 0 centrodestra – 1 centrosinistra – 1 lista civica
A Santo Stefano Lodigiano, un altro comune significativo per la vicinanza alla crisi pandemica, il centrosinistra vince con Marinella Testolina, mettendo fine al commissariamento.
I civici si confermano a Borgo San Giovanni, pur passando da Nicola Buonsante a Moira Rebughini.
Provincia di Mantova 0 centrodestra – 2 centrosinistra – 2 liste civiche – 1 ballottaggio
A dominare la scena è ovviamente il grande successo di Mattia Palazzi, che si conferma sindaco ottenendo al primo turno uno straordinario 70,75%. Nell’unico altro comune al di sopra dei 15.000 abitanti, Viadana, ci sarà il ballottaggio tra il sindaco uscente Nicola Cavatorta (centrodestra, 43,15%) e la sfidante Fabrizia Zaffanella (centrosinistra, 23,9%).
I progressisti si confermano a Castel d’Ario con Daniela Castro, così come i civici a Curtatone con Carlo Bottani.
Provincia di Pavia: 2 centrodestra – 0 centrosinistra – 5 liste civiche – 1 ballottaggio
A Voghera si va al ballottaggio, ma col centrodestra in forte vantaggio: Paola Garlaschelli ha ottenuto il 49,20%, contro il 21,28% di Nicola Affronti (centrosinistra).
L’unico altro comune al di sopra dei 15.000 abitanti ha visto l’ampio successo di Andrea Ceffa (centrodestra), che ha raggiunto il 50,59% dei consensi, contro il 18,66% di Alessio Bertolucci (PD e civiche).
Il centrodestra vince anche con Michela Callegari a Miradolo Terme, strappata alle civiche, ma le scelte apartitiche si affermano a Pieve del Cairo (Niccolò Capittini), Pizzale (Gaetano De Angelis), Silvano Pietra (Paolo Mutti), Vistarino (Enrica Boschetti) e Vellezzo Bellini (Graziano Boriotti, l’unico che si appresta a svolgere il secondo mandato).
Provincia di Sondrio: 0 centrodestra – 0 centrosinistra – 8 liste civiche
Le civiche dominano la scena, con le conferme di Daniele De Pianto a Cercino, Franco Matteo Saligari a Mazzo di Valtellina e Severino De Stefani a San Giacomo Filippo. A Talamona, Davide Menegola subentra a Fabrizio Trivella. I commissari lasciano il posto ai sindaci scelti dal popolo a Civo (Barbara Marchetti), Madesimo (Daniela Pilatti), Novate Mezzola (Fausto Nonini) e Spriana (Ivo Del Maffeo).
Provincia di Varese: 7 centrodestra – 3 centrosinistra – 1 lista civica – 1 ballottaggio
A Saronno, reduce da un’amministrazione di centrodestra, si va al ballottaggio con il sindaco uscente Alessandro Fagioli (centrodestra) in leggero vantaggio su Augusto Airoldi (centrosinistra): 36,61% contro 34,62%.
I sindaci del centrodestra conquistano un secondo mandato a Casorate Sempione (Dimitri Cassani), Golasecca (Claudio Ventimiglia) e Gorla Maggiore (Pietro Zappamiglio). A Origgio si passa da Mario Angelo Ceriani a Evasio Regnicoli, mentre Clara Dalla Pozza vince a Lonate, precedentemente commissariata.
Per il centrosinistra, Samuel Lucchini si conferma a Gemonio, così come accade a Somma Lombardo con Stefano Bellaria, che arriva al 60,19% e quindi trionfa già al primo turno.
A Masciago Primo, dove c’era il commissario, vince il civico Marco Magrini.
Un quadro, nel suo complesso, più che positivo per il centrosinistra e in particolare per il PD, il cui segretario regionale Vinicio Peluffo non nasconde la soddisfazione: “Siamo competitivi e vincenti, come dimostrano le belle vittorie di Mantova, Bollate, Segrate e Somma Lombardo o i ballottaggi a Lecco, Corsico, Legnano, Saronno e Viadana. Abbiamo davanti due settimane per riportare al voto tutti quelli che ci hanno votato e per convincere gli indecisi. Vogliamo fare appello a tutti quelli che vogliono fermare il sovranismo. Per questo lavoreremo con tutti quelli che vorranno dare una mano al nostro progetto politico, a sostegno dei nostri candidati. Siamo fiduciosi di un buon risultato”.