Coronavirus: a Milano una gara di solidarietà tra aziende e imprenditori
Supermercati, banche, stilisti e aziende farmaceutiche: la capitale del business prova a resistere grazie al senso di responsabilità
Nei momenti più difficili, fare ricorso al supporto della comunità è fondamentale e l’insidia più subdola del Coronavirus è proprio questa: il clima è simile ai tempi di guerra, ma il nemico è invisibile e si può combattere solo rinunciando alla socialità. Ma ci sono diversi modi di “stare insieme” e molte aziende con sede a Milano lo stanno dimostrando in maniera estremamente concreta, mettendosi a disposizione della collettività. In una gara di solidarietà, ecco gli atti più significativi, una lista – per fortuna – in continuo aggiornamento:
Acquaflex: l’azienda del milanese ha prodotto20.000 flaconi detergenti, destinati alla Croce Rossa e ai comuni di Rho, Cornaredo, Gaggiano e Milano.
AngeliniPharma: è l’azienda che produce l’Amuchina, davvero introvabile in questo periodo, e ha messo a disposizione 40.000 flaconi per Lombardia e Veneto, oltre a fare una donazione alla Protezione Civile.
Amazon: ha donato occhiali protettivi, mascherine a tre strati, calzari, camici impermeabili, cuffie e guanti in nitrile alla Protezione Civile lombarda.
Armani: lo stilista milanese ha donato un milione e 250.000 euro, tra Protezione Civile, Ospedale Sacco e Istituto Tumori di Milano.
Bulgari: ha fatto una donazione all’Ospedale Spallanzani, che consentirà l’acquisto di apparecchiature finalizzate all’acquisizione di immagini microscopiche.
Dolce & Gabbana: sta sostenendo con una donazione un programma di ricerca condotto da Humanitas e San Raffaele.
Eataly, Manila Grace, Yamamay e Carpisa: hanno scelto di donare una percentuale degli incassi di questo periodo.
Chemtec: l’azienda di Corbetta ha invece prodotto un igienizzante simile all’Amuchina, distribuito gratuitamente alla popolazione del comune del Sudovest milanese tramite la farmacia comunale.
Farmacia Smeraldo di Milano: ha distribuito gratuitamente ai clienti un igienizzante di sua produzione.
Eni: ha donato mascherine alla Protezione Civile.
Farmac Zabban: anche l’azienda di Calderara di Reno ha messo a disposizione mascherine.
Industrie De Nora: ha dato alla Protezione civile in comodato gratuito 4 sistemi elettrochimici per la produzione di cloro a Codogno.
Xiaomi: l’azienda cinese della telefonia ha versato un contributo alla Protezione Civile, definendolo “la dimostrazione tangibile che ci sentiamo parte integrante di questo Paese”.
Esselunga: oltre a una serie di donazioni (dal San Matteo di Pavia allo Spallanzani di Roma), la catena di supermercati ha dato un contributo concreto, offrendo il servizio di spesa a domicilio gratuitamente agli Over 65, ai quali è raccomandato fin dall’inizio dell’emergenza di stare a casa.
Conad: offre gratuitamente il servizio di spesa a domicilio.
CoopLombardia: offre gratuitamente il servizio di spesa a domicilio agli over 65.
Lloyds Farmacie: garantisce, in collaborazione con Energie Sociali Jesurum e il Comune di Milano, la consegna dei farmaci al domicilio degli anziani.
Eurospin: ha donato un totale di 100.000 euro, suddivisi tra il Sacco di Milano e lo Spallanzani di Roma.
Fosun Foundation: l’ente di Shanghai, legato a un gruppo industriale cinese, ha donato 5.000 mascherine al Comune di Milano.
Unione generale delle Scuole di lingua cinese di Milano: ha donato 30.000 mascherine e 30.000 guanti monouso al Comune di Milano.
Comunità cinese di Milano: ha donato tamponi di alta precisione.
Inter: Ha donato 100.000 euro all’ospedale Sacco.
Como: La squadra di calcio, militante in Serie C, si è impegnata a donare 100.000 euro al locale Ospedale Sant’Anna. I soldi arriveranno grazie alla rinuncia da parte dei tifosi al rimborso per le partite disputate a porte chiuse. Per ogni euro raccolto in questo modo, la società sportiva ne aggiungerà due.
Intesa Sanpaolo: Si è detta pronta pronti a donare fino a 100 milioni per rafforzare la terapia intensiva e le strutture sanitarie
Banca Mediolanum: Ha donato 100.000 euro all’ospedale Sacco.
Unicredit: Ha donato due milioni di euro alla Protezione Civile per l’acquisto di mascherine.
Per chiunque voglia contribuire, la Regione Lombardia ha aperto il conto corrente ‘Regione Lombardia-Sostegno emergenza Coronavirus’ (numero Iban IT76P0306909790100000300089): “Serve per raccogliere fondi per sostenere le nostre strutture sanitarie, i nostri medici, infermieri e tutto il personale che in questi giorni sta combattendo una durissima battaglia per curare i cittadini lombardi e sconfiggere il Covid-19”, ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.