Milano, il Comune sviluppa una piattaforma di e-learning contro il cyberbullismo
Il Comune di Milano intende sviluppare una piattaforma di e-learning contro la violenza, il bullismo e il cyberbullismo. Apripista al livello nazionale, l’amministrazione meneghina prosegue anche quest’anno la sua lotta contro la violenza, il bullismo e il cyberbullismo. Offrirà infatti un rinnovato servizio di formazione a distanza diretto a studenti, insegnanti e genitori e volto alla sensibilizzazione sui temi della legalità, delle vittime vulnerabili e dei rischi che comporta un uso improprio delle nuove tecnologie.
E lo farà proprio affidandosi all’utilizzo del digitale, per esprimere il vantaggio che portano la tecnologia e l’innovazione se sfruttati con un risvolto educativo e sociale. Infatti, il progetto del Comune di Milano riguarda l’affidamento a terzi della realizzazione di una piattaforma Moodle, ovvero un sistema elettronico per l’erogazione di percorsi formativi in e-learning, cioè didattica a distanza via web.
Grazie a questo progetto saranno assicurate attività online attraverso l’erogazione di moduli didattici che daranno la possibilità di gestire da remoto contenuti testuali, video e audio. La nuova piattaforma verrà totalmente aggiornata e revisionata dal punto di vista del web design e dei contenuti. Si dimostrerà sempre più intuitiva e di semplice utilizzazione, garantendo una rinnovata esperienza positiva per gli utenti. In accordo con le tecnologie di nuova generazione la fruizione sarà possibile sia attraverso desktop che da dispositivi mobili, ovvero smartphone e tablet, mantenendo alte le sue performance.
Il Comune di Milano ha scelto la migliore soluzione di educazione, pensando alla creazione delle condizioni e dell’ambiente ideali ad un apprendimento che si rivolge a differenti fasce di pubblico. L’obiettivo è quello di diffondere una cultura condivisa, a partire dai giovani e giovanissimi, a favore della difesa dei diritti e dell’integrazione delle diversità.
In una precedente versione dell’articolo era erroneamente riportato che lo sviluppo della piattaforma di e-learning contro la violenza, il bullismo e il cyberbullismo era stato affidato all’azienda Nextre Engineering. Ci scusiamo con i lettori.