Case di riposo: ecco la commissione d’inchiesta nominata da Regione Lombardia
L'assessore al Welfare Giulio Gallera annuncia il gruppo di lavoro chiamato a fare luce sulle morti nelle RSA: lo presiede Mauro Agnello, già direttore dell’Agenzia per i controlli sulle attività sociosanitarie in Lombardia
Giulio Gallera, assessore al Welfare di Regione Lombardia, ha annunciato che il presidente Attilio Fontana ha firmato le nomine per la commissione d’inchiesta che si occuperà delle RSA, le residenze per anziani da giorni al centro di polemiche in merito alla gestione dell’emergenza Coronavirus.
Alla presidenza della commissione è stato nominato Mauro Agnello, già direttore dell’Agenzia per i controlli sulle attività sociosanitarie in Lombardia.
Con lui lavoreranno i professori Furio Zucco, medico chirurgo in anestesiologia, rianimazione, riabilitazione e cure palliative; Roberto Bernabei, ordinario di medicina interna all’Università Cattolica; Giuliano Rizzardini, responsabile del reparto di
Malattie Infettive al Sacco di Milano; Mattia Cesari, ordinario dell’Università di Milano; Pierachille Santus, responsabile del reparto di Pneumologia dell’ospedale sacco di Milano; Carlo Signorelli, direttore della scuola di Igiene e Sanità Pubblica
del San Raffaele di Milano e i dottori Roberto Blaco, dirigente dell’Osservatorio Statistico regionale e presidente della Scuola di Specializzazione in Geriatria; la dottoressa Luciana Bevilacqua, esperta di Risk Management, e la dottoressa Maria Cristina Opezzo, medico legale.
“La commissione – ha aggiunto l’assessore Gallera – inizierà a lavorare subito per valutare il tasso di mortalità nelle RSA per Coronavirus, in relazione agli anni precedenti”, oltre che alla valutazione delle varie procedure di protezione e strategie messe in atto nelle strutture.
“Una commissione di altissimo livello, autonoma e indipendente che faccia valutazioni su ciò che hanno fatto le RSA. Alla Regione spetta l’indicazione delle linee guida e spetta la sorveglianza e anche questo aspetto verrà valutata dalla commissione”.
“Assegnamo e rassegniamo le valutazioni a un ente terzo – ha concluso Gallera – e ci sembra il modo più sereno e forte per fare il punto”.