Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Migranti

“Circondati da navi militari, sembra una zona di guerra”, il racconto dalla Sea Watch

“Siamo circondati dalla Guardia di Finanza e dalla Guardia Costiera, sembra di essere in zona di guerra ma non siamo in guerra: c’è solo la pace di chi ha salvato vite umane”. Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, fa parte del gruppo dei tre parlamentari che hanno organizzato il blitz sulla Sea Watch 3 nella mattinata di domenica 27 gennaio, forzando il blocco illegale che impediva fino ad ora ai parlamentari di effettuare una ispezione. (Qui tutti gli aggiornamenti)

Fratoianni racconta di una situazione di “grande difficoltà” e di “totale assurdità. La situazione che abbiamo trovato è quella che ci aspettavamo: di grande difficoltà. Questa non è una nave che può ospitare per troppo tempo, ci sono problemi igienici per lo spazio piccolo in cui le persone sono costrette a vivere, situazioni provate – racconta -. Negate anche le visite mediche in quanto nessuno ha deliberato per consentirle. Siamo in condizione di isolamento, è una situazione inaccettabile”, ha detto il deputato all’Adnkronos.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini però non arretra e sostiene che i parlamentari abbiano violato la legge. Fratoianni alle accuse ha risposto: “Noi abbiamo esercitato il nostro dovere e le nostre prerogative. Se c’è qualcuno che non rispetta le leggi – aggiunge Fratoianni – mi pare di potere dire che è il governo del nostro Paese che, in violazione di norme internazionali, non concede alle persone di sbarcare. In nome di una battaglia politica con l’Europa non si può giocare sulla pelle delle persone”. La disobbedienza un”arma’ per uscire dallo stallo? “Io e i miei colleghi abbiamo disobbedito ad un abuso. Con noi c’è anche il sindaco di Siracusa, una brava persona che difende la dignità delle persone e delle istituzioni. La situazione è del tutto assurda”.

La nave Sea Watch 3, che sabato 19 gennaio 2019 ha tratto in salvo 47 persone, è ancora in cerca di un porto sicuro.

Nei giorni scorsi la nave, che si trovava nei pressi di Lampedusa, aveva chiesto di sbarcare in Italia anche per l’imminente peggioramento delle condizioni meteorologiche, ma il ministro Salvini aveva risposto con il solito diniego, ribadito quando la nave si è avvicinata alle coste siciliane di fronte Siracusa.

Ti potrebbe interessare
Migranti / Migranti: il Viminale ricorre contro la sentenza del Tribunale di Roma per il rimpatrio di richiedenti asilo dall’Albania
Migranti / Migranti: il tribunale di Roma non convalida il trattenimento dei 12 richiedenti asilo trasferiti in Albania
Migranti / Migranti, naufragio nella Manica: muore un neonato
Ti potrebbe interessare
Migranti / Migranti: il Viminale ricorre contro la sentenza del Tribunale di Roma per il rimpatrio di richiedenti asilo dall’Albania
Migranti / Migranti: il tribunale di Roma non convalida il trattenimento dei 12 richiedenti asilo trasferiti in Albania
Migranti / Migranti, naufragio nella Manica: muore un neonato
Migranti / Migranti, naufragio nel Canale della Manica: almeno 12 morti
Migranti / Migranti, Onu: “Gli sbarchi in Italia sono aumentati del 7 per cento ad agosto rispetto al mese precedente”
Migranti / Reportage dall'Etiopia: ecco da dove partono i migranti climatici
Migranti / Esclusivo TPI – Diario di un salvataggio sulla rotta migratoria più letale del mondo
Migranti / Migranti, la denuncia dell'Oim: 399 morti e 487 dispersi nel Mediterraneo centrale nel 2024
Migranti / Migranti, dopo 7 anni si chiude il caso della nave Iuventa: tutti prosciolti
Migranti / Migranti, sbarchi anche a Natale: a Lampedusa approdate quasi 300 persone