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Home » Migranti

Organizzazione mondiale della Sanità: “I migranti non portano malattie”

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Rifugiati e migranti sono in maggioranza sani quando arrivano in Italia e anzi contraggono malattie proprio sul nostro territorio

“Nonostante l’opinione diffusa, esiste un rischio molto basso che rifugiati e migranti trasmettano malattie infettive alla popolazione ospitante”: sono queste le parole dell’Organizzazione mondiale della sanità che rassicura sull’impatto dell’immigrazione sulla salute.

Nel “Rapporto sulla salute dei rifugiati e dei migranti nella regione europea dell’OMS” si legge che i migranti che arrivano in Europa sono generalmente in buona salute e che anzi “sono esposti al rischio di ammalarsi durante il periodo di transizione o durante il soggiorno nei paesi di accoglienza a causa di cattive condizioni di vita o di modifiche nel loro stile di vita”.

Il report dimostra quindi che i rifugiati e migranti sono in maggioranza sani quando arrivano in Italia e che anzi contraggono malattie proprio sul nostro territorio. Le condizioni di povertà in cui spesso sono costretti a vivere nei paesi di accoglienza aumentano il rischio di malattie cardiovascolari, ictus o cancro. Inoltre il cambio di stile di vita, la minore attività fisica e il consumo di cibo meno sano aumenta il rischio di malattie croniche.

“Il nuovo rapporto”, ha sottolineato Zsuzsanna Jakab, direttore regionale per l’Europa ad Agi, “fornisce informazioni su ciò che deve essere fatto per soddisfare le esigenze di salute di migranti e rifugiati e della popolazione ospitante”.

“Migranti e rifugiati diventano più vulnerabili della popolazione ospitante al rischio di sviluppare malattie non trasmissibili e trasmissibili, quindi è necessario che ricevano un accesso tempestivo a servizi sanitari di qualità, come tutti gli altri. Questo è il modo migliore per salvare vite umane e ridurre i costi di trattamento, oltre a proteggere la salute dei cittadini residenti”.

A mettere in pericolo la salute dei migranti è quindi la mancanza di accesso all’assistenza sanitaria, l’assistenza interrotta e le condizioni in cui si trovano a vivere durante il processo migratorio. Per evitare che ciò accada è necessario garantire un migliore accesso alle cure per i migranti.

Il dato riportato dall’OMS è importante anche per cambiare l’opinione che la popolazione europea ha in merito al legame tra migrazione e malattie infettive, dato che smentisce l’idea secondo cui i migranti rappresentano un rischio per la salute.

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