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Home » Migranti

Migranti, la Ocean Viking sbarcherà in Francia: “Caso eccezionale, scelta incomprensibile dell’Italia”

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La nave Ocean Viking dell’Ong Sos Méditerranée con a bordo 234 migranti sbarcherà in Francia, a Tolone. Si chiude così la vicenda che ha causato diverse tensioni diplomatiche tra l’Italia e alcuni rappresentanti dell’Eliseo: l’imbarcazione ha atteso per settimane davanti alle coste della Sicilia in attesa della comunicazione di un porto sicuro e di fronte al tergiversare di Palazzo Chigi si è diretta verso le coste francesi, trovando accoglienza “in via del tutto eccezionale”, secondo le parole del ministro dell’Interno transalpino Gérald Darmanin, che ha giudicato quella dell’Italia una “scelta incomprensibile”.

Un terzo dei migranti a bordo sarà ricollocato in Francia, mentre il destino degli altri è ancora ignoto. Quattro persone – tre richiedenti asilo e un accompagnatore – hanno chiedo una “evacuazione medica urgente”. Una portavoce dell’Ong ha detto all’Afp che sono “in gravi condizioni di salute e necessitano di cure ospedaliere”. “Uno dei pazienti è instabile – spiegano dalla Ocean Viking – e non risponde alle cure fornite a bordo dal 27 ottobre. Gli altri due hanno riportato ferite in Libia che, a causa del lungo ritardo nelle cure, potrebbero avere conseguenze negative a lungo termine”. L’imbarcazione si trova ora non lontana dalle coste della Corsica, è possibile che vengano fatti scendere sull’isola.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha commentato la vicenda lasciando questa mattina la Corte di Appello di Roma: “Quanto avvenuto purtroppo testimonia che le traversate andranno interrotte al più presto. Molto spesso si fraintende che tutta l’azione, da più parti dispiegata, per cercare di arrestare questi traffici sia orientata non si sa da cosa, in realtà è perché questa situazione non è sostenibile”. Gli ha risposto a distanza il ministro francese del Lavoro, Olivier Dussopt: “Ci sono regole in Europa che bisogna anche saper rispettare. La regola in Europa è la solidarietà e la regola di solidarietà dice che è lo Stato con il porto più vicino che deve accogliere la nave, in questo caso è l’Italia”.

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